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Parma, Buffon racconta la sua storia con la maglia gialloblu

Gianluigi Buffon e il Parma, un amore lungo trent’anni. Il portiere si racconta in una intervista

Dopo vent’anni, Gianluigi Buffon è tornato a difendere i pali del Parma, squadra con cui ha mosso i primi massi nel mondo del calcio professionistico.

Gianluigi Buffon © LaPresse

Calcisticamente nasco nel Canaletto di La Spezia, prima di arrivare a Parma a 13 anni” ha raccontato il portiere classe ’78 nel corso di una intervista ai microfoni di 433, ripercorrendo alcune delle tappe più importanti della sua carriera, iniziata proprio in gialloblu: “Il debutto? Volevo farmi conoscere dalla platea mondiale calcistica. All’epoca si giocava solo di primo pomeriggio, ricordo la tensione di quella giornata. Quando vivi il presente non pensi a cosa rappresentano certi simboli, così come la prima maglia. Non avrei potuto immaginare di avere la stessa maglia ventisei anni dopo”.

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Buffon rivede una foto di quando affrontò Ronaldo“Il Fenomeno”, ai tempi dell’Inter:Fu il secondo rigore che parai a Ronaldo a San Siro. Fu una soddisfazione immensa. Eravamo una squadra straordinaria, a distanza di molti anni dico che è stato un peccato non aver vinto di più”.

Gianluigi Buffon © LaPresse

Buffon e il Parma, il ritorno dopo vent’anni

Nel corso dell’intervista, Buffon ha parlato anche della sua esperienza in Nazionale, culminata con la vittoria dei Mondiali nel 2006:Le responsabilità che hai durante un Mondiale sono enormi, non riesci a goderti l’evento e le vittorie. Dopo la vittoria con la Francia ero felice perché era finita, poi capii che era la serata più importante della mia vita calcistica”.

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Oggi Gianluigi Buffon veste la stessa maglia di quando aveva vent’anni, ma con un approccio completamente differente: “Ora mi sento sicuro, equilibrato, lucido e più forte come portiere. Non esistono limiti nello sport, i limiti li mettiamo noi. Bisogna sempre far parlare il campo e credo che almeno dal punto di vista personale, sta parlando in maniera inequivocabile”.

Paolo Siotto

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Paolo Siotto
Tags: Primo Piano

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