Maldini e il Milan: due nomi destinati ancora a essere legati. Stefano Pioli ha convocato Daniele, figlio di Paolo, per il match contro il Napoli
Ci sono amori nel calcio che non finiscono mai. Alcuni nomi restano impressi a fuoco nella storia di ogni singolo club e in pochi possono dire di aver legate a sé due leggende come Cesare e Paolo Maldini. Una dinastia che, però, non si ferma: ora tocca a Daniel portare avanti un cognome decisamente pesante per i colori rossoneri e per il calcio italiano e mondiale in generale.
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Daniel Maldini è stato convocato per la prima volta nella prima squadra del Milan. Una notizia che ha fatto immediatamente sognare i milioni di tifosi rossoneri. Dopo il rinnovo di contratto firmato fino al 2024, Stefano Pioli ha fatto un altro regalo al giovane trequartista della Primavera. Nonno Cesare a guardare da lassù, papà Paolo a guidarlo passo dopo passo con il duplice ruolo di padre e dirigente. Contro il Napoli Daniel Maldini andrà in panchina: lo farà in una sfida a dir poco sentita, visto il momento di entrambe le squadre.
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La storia continua: Cesare Maldini esordì nel Milan nel 1954, Paolo nel 1985. Difficilmente Daniel debutterà già stasera, di certo ha messo il primo importante mattoncino per proseguire una dinastia leggendaria. Dopo il ritiro e le amichevoli con la prima squadra nella preparazione estiva, Daniel è pronto a fare sul serio. Pioli gli sta concedendo l’opportunità di mettersi in mostra e guadagnarsi un posto stabile nei convocati. Sei anni fa toccò a Christian Maldini essere aggregato ai ‘grandi’ da Allegri, stavolta Daniel proverà a superare il fratello centrando anche l’esordio.
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Il nome di Daniel Maldini è sulla bocca di tutti già da diverso tempo. E non per il cognome pesante che porta: la sua crescita non è passata inosservata ai club di Serie B. Praticamente mezza cadetteria in estate ha provato a strapparlo al Milan, almeno in prestito. Allo stesso modo nuovi assalti saranno da registrare nel calciomercato di gennaio. Maldini, trequartista classe 2001, è a quota 3 gol in 5 partite con la Primavera, sta confermando tutto quello che di buono aveva fatto intravedere. Ad ora, però, il club rossonero non sembra avere intenzione di privarsene. Andare a giocare in prestito in un campionato allenante come la Serie B potrebbe essere una soluzione importante, ma il Milan ha deciso di non prendere in considerazione l’idea.
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