Altro che Monza, il presidente ammette: “Ibrahimovic, perché no”

Scalpita per il finale di stagione, ma poi il possibile addio al Milan senza rinnovo. Apertura ad Ibrahimovic in B e non è il Monza

Zlatan Ibrahimovic scalpita per rientrare in campo e scrivere un finale di stagione da scudetto con il suo Milan, ma con i rossoneri le trattative per il rinnovo sono ancora in alto mare. Da parte della dirigenza e di Stefano Pioli c’è la volontà di proseguire ancora insieme, naturalmente rivedendo un po’ i ruoli e la centralità dello svedese all’interno del progetto.

L’ultima parola spetta però allo stesso attaccante, che intanto sui social manifesta voglia di continuare: “Decido io quando fermarmi”. Non sarà l’età o qualche acciacco a decidere per lui che è il momento di smettere. A 41 anni l’ex PSG è ancora uno dei più forti nel suo ruolo e decisivo come pochi in Serie A. Occhio però allo scenario da brividi che si apre dalla Serie B, uno scenario che porta al Bari di Luigi De Laurentiis neopromosso in cadetteria. Il patron stesso, intervistato dal Corriere dello Sport, ha così parlato a proposito del milanista: “Un calciatore che mi affascina particolarmente? Ibra mi diverte da morire. Un personaggio a parte, grande comunicazione, potente, irriverente”. Portarlo a Bari a 41 anni? Perché no!”, ha concluso ridendo.

Bari, sogno Ibrahimovic: De Laurentiis apre

Il numero uno della squadra pugliese vuole formare un gruppo forte che possa giocarsi fin da subito le chance di promozione in A. E’ il grande progetto avviato qualche anno fa e che la famiglia De Laurentiis sta portando avanti. Prende così forma il sogno Zlatan Ibrahimovic, inseguito da tempo anche dal Monza di Adriano Galliani. I pugliesi, come i brianzoli, possono contare sulla potenza societaria per provare a convincere anche i migliori, come il classe ’81 rossonero. Si tratta di un sogno, una suggestione nata dalle parole del presidente e nulla più. Almeno per ora. Intanto Ibra si allena per rientrare in campionato e provare a portare il Milan sul tetto d’Italia di nuovo dopo oltre 10 anni.