Coronavirus, Ciofani: “Stipendi? Impossibile fare come la Juventus”

Coronavirus, Daniel Ciofani parla dell’emergenza toccando vari temi e ipotizzando difficoltà per il ritorno in campo e la questione stipendi

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Pallone Serie B (Getty Images)

L’emergenza Coronavirus non si arresta nel nostro paese, con i contagi che non calano ancora in maniera sufficiente per pensare di tornare alla normalità. Una situazione che coinvolge ovviamente anche il mondo del calcio, che pensa a come poter ripartire ma tra molte difficoltà. Tema molto delicato da affrontare e di cui, in una intervista al ‘Corriere dello Sport’, ha parlato Daniel Ciofani. L’attaccante della Cremonese, in una delle zone più colpite, racconta il suo isolamento e spiega il suo punto di vista sulla questione.

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Coronavirus, Ciofani: “Dopo l’emergenza la vita non sarà come prima”

Il giocatore è da solo, in isolamento, lontano dalla sua compagna Raffaella e da suo figlio Oliver di un anno e mezzo. “Ci sentiamo tutti i giorni ma non è la stessa cosa – ha spiegato – Non è facile, anche se in questa situazione dobbiamo prendere coscienza di essere dei privilegiati. Alla fine di questa emergenza rimarrà tanto dolore, dobbiamo apprezzare le cose più piccole che in realtà non sono tali. E dopo questa pandemia la vita difficilmente tornerà come ce la ricordiamo”.

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Daniel Ciofani (Getty Images)

Sul futuro del calcio: “Sarà difficile tornare a giocare. Se succederà, non accadrà a breve visto il numero di contagiati. Serviranno i tempi giusti e le garanzie al 100% sulla salute di tutti. La questione stipendi sta generando tanto rumore per nulla. Basterà sedersi al tavolo con la società e un accordo si troverà. Ma il modello Juventus è inapplicabile. È una società quotata in Borsa, hanno trovato accordi individuali, non c’erano di fatto contratti in scadenza. E i pagamenti oltretutto sono stati solo spostati”.

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