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Catania, arrestato l’aggressore di Lo Monaco: l’obiettivo della “spedizione”

Sarebbe il cosiddetto “Saro degli Irriducibili” l’aggressione che mercoledì mattina avrebbe aggredito Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania

Pietro Lo Monaco (Getty Images)

Un uomo di 54 anni è stato arrestato dopo aver aggredito mercoledì mattina l’amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, sul traghetto che collega Messina a Villa San Giovanni per raggiungere poi Potenza. Lì infatti era previsto il match, valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia di Serie C, tra la squadra lucana e quella siciliana. A compiere questa aggressione sarebbe stato il cosiddetto “Saro degli Irriducibili“, appartenente ai “Ceusi“, famiglia attiva in ambito criminale. Quest’ultimo avrebbe colpito Lo Monaco mentre stava bevendo un caffè al bar. Secondo la testimonianza della vittima, lo ha affiancato, guardato in viso e poi dato uno schiaffo violento che ha fatto volare gli occhiali all’ad del Catania. Lo Monaco, a quel punto, lo avrebbe preso per le braccia, ma “Saro” sì sarebbe divincolato colpendolo nuovamente. Successivamente il dirigente avrebbe invitato l’aggressore e coloro che lo accompagnavano (tra le 10 e le 15 persone) a seguirlo sul ponte del traghetto, dove si sarebbero susseguiti insulti e minacce. Lo Monaco non avrebbe ancora formalmente denunciato l’aggressore, pur collaborando con la Digos di Catania raccontando la sua versione dei fatti.

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Catania, aggressione Lo Monaco: “Saro degli Irriducibili” arrestato in “flagranza differita”

Pietro Lo Monaco (Getty Images)

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L’obiettivo di “Saro” sarebbe stato quello di spingere il dirigente del Catania alle dimissioni e a lasciare la città in quanto autore dei risultati deludenti della squadra. Insomma, quello sarebbe stato una sorta di “avvertimento”, viste anche le presunte minacce di morte che sarebbero avvenute. Il 54enne e i suoi, prevedendo l’arrivo della Digos di Reggio Calabria al porto di Villa San Giovanni per identificarli, sono rimasti all’interno del traghetto ed hanno fatto ritorno a Messina.

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Ogni fase dell’aggressione è stata però ripresa dalle telecamere della sala bar della nave. La Digos ha così immediatamente riconosciuto l’uomo e quindi provveduto all’arresto in “flagranza differita” entro 48 ore dall’episodio in questione. Il Catania si è complimentata con le forze dell’ordine ed ha reso noto che si costituirà parte civile nel processo invitando a fare lo stesso anche il Comune della città.

L.M.P.

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