Il Monza sta vivendo un momento di crisi che rischia di far sfumare il sogno promozione. Nonostante l’ottima rosa a disposizione di mister Brocchi, i brianzoli stanno perdendo terreno e ora non possono più concedersi passi falsi. 
Giocatori del calibro di Paletta, Boateng, Balotelli e Dany Mota possono non bastare, anzi. In un campionato come quello di Serie B, costruire un gruppo con tante “primedonne” può rappresentare un’arma a doppio taglio. Non solo per la difficoltà nel gestire tanti calciatori importanti, ma anche perché non sempre chi ha vissuto un passato importante riesce a calarsi nella realtà del campionato cadetto.
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Questa però è solo una delle problematiche che ha accompagnato il Monza in questa stagione: dopo 33 giornate, i brianzoli occupano la quinta posizione in classifica con 52 punti all’attivo, uno in meno del Venezia ed addirittura cinque in meno della Salernitana. Il secondo posto, attualmente occupato dal Lecce, dista 6 punti, il primo 11 (i toscani che hanno una gara in meno). Una situazione di classifica che non preclude il sogno promozione ma che certamente non rispecchia il valore della rosa a disposizione di mister Brocchi, sulla carta di gran lunga più competitiva delle squadre che la precedono.
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Una classifica maturata soprattutto dopo le ultime giornate, col Monza entrato in un vero e proprio momento di crisi: dopo un inizio di stagione nel segno dei pareggi (la prima vittoria è arrivata alla sesta giornata contro il Cittadella) il Monza era riuscito ad ingranare le marce alte, soprattutto tra dicembre e gennaio. Nelle ultime settimane però il rendimento dei lombardi è nettamente calato, con cinque punti raccolti nelle ultime cinque partite, frutto di una vittoria, due pareggi ed altrettante sconfitte. Fanno rumore il ko interno per 4-1 contro il Venezia, i pareggi con Entella e Pescara – due formazioni quasi condannate alla retrocessione – e la sconfitta con l’Ascoli, l’ultima in ordine di tempo. 
La crisi del Monza: i motivi del crollo dei brianzoli
E così, a cinque giornate dalla fine, il Monza si trova davanti ad un bivio: tornare a macinare punti per piazzarsi al meglio nei play-off e sperare magari nel raggiungimento del secondo posto (il calendario propone scontri diretti contro Salernitana e Lecce) oppure rischiare di vivere un finale di stagione calante che precluderebbe anche le speranze di promozione negli spareggi.
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Tornando alle possibili cause del crollo del Monza, ed in generale di un rendimento al di sotto delle aspettative, oltre alle tante primedonne va segnalata la modalità di costruzione della squadra. Un gruppo con molti calciatori che non hanno mai avuto la possibilità di giocare insieme, con alla guida un tecnico che ad oggi appare ancora troppo acerbo per gestire una rosa di tale livello. Può aver inciso anche il peso della consapevolezza di dover vincere il campionato ma se in rosa hai elementi come Boateng, Balotelli e Paletta, non puoi permetterti certi cali di tensione.
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Berlusconi e Galliani hanno comunque deciso di rinnovare la fiducia a Brocchi che – salvo clamorose sorprese – guiderà la squadra nelle prossime cinque partite. Una scelta ponderata, probabilmente legata anche alla difficoltà di cambiare in corsa ed in un momento così delicato della stagione. Dunque all’ex centrocampista rossonero il compito di fare quadrato e trovare la chiave per valorizzare un gruppo che ha il dovere morale di tentare il tutto per tutto per centrare l’obiettivo promozione.
