Chi è Valerio Labriola, cuore e talento per il centrocampo del Napoli

Chi è Valerio Labriola, centrocampista classe 2001 del Napoli Primavera convocato da Gennaro Gattuso per la partita di ritorno di Europa League contro la formazione spagnola del Granada.

Gattuso
Gattuso (Getty Images)

Nato a Napoli il 13 aprile del 2001, Valerio Labriola è un centrocampista di proprietà del Napoli, tra i punti di forza della formazione Primavera degli azzurri. È tra i giovani convocati dal tecnico della prima squadra, Gennaro Gattuso, per la sfida con il Granada valevole per i sedicesimi di finale di Europa League.

Rientrato dal prestito in terza serie alla Fermana, Valerio Labriola è tornato a guidare il centrocampo del Napoli Primavera. Le sue caratteristiche tecniche e fisiche lo rendono, infatti, un play maker puro ma senza disdegnare qualche inserimento da mezzala. Elementi che fanno di Labriola un centrocampista moderno e completo, anche grazie agli insegnamenti ricevuti da Roberto Baronio nella Primavera azzurra, in cui è approdato nella stagione 2018/2019.

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Valerio Labriola
(Valerio Labriola via Instagram)

Napoli, chi è Valerio Labriola: centrocampista di cuore e talento

Dopo aver esordio tra i professionisti con la Fermana (due presenze all’attivo con i canarini) è tornato a Napoli e da qualche settimana è entrato anche nel radar di Gennaro Gattuso, “costretto” ad attingere dalla formazione Primavera a causa dei molteplici infortuni che hanno falcidiato la compagine azzurra.

Messosi in mostra con il Napoli Under 17, ha confermato le sue doti tecniche e fisiche anche in Primavera racimolando, fino ad ora, 34 presenze condite da 4 gol ed altrettanti assist. Con la sua abilità nel tenere palla e nel lanciare i compagni infatti Valerio Labriola riesce, spesso, a vestire i panni di assist-man. Le sue capacità nel calciare riesce ad esprimerle anche da fermo: è infatti pericoloso sia dalla bandierina che sui calci di punizione.

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Tecnica e anche grinta: Valerio Labriola, nonostante la giovane età, ha già dovuto fare i conti con due infortuni. Il primo ai tempi dell’Under 17, il secondo nell’estate del 2018 quando si rompe il legamento crociato. Un infortunio che lo costringerà a restare fermo ai box per diversi mesi ma senza scalfirne l’entusiasmo e la motivazione. Proprio questa dote, in combinazione con quelle tecniche, lo rendono un elemento di assoluto interesse e che potrebbe strappare anche l’esordio in prima squadra nel corso della stagione corrente.