Caos Catania: i giocatori mettono in mora il club per il mancato pagamento ai tesserati degli stipendi dei mesi di gennaio e febbraio. 
In attesa di capire se e quando potrà ripartire la stagione, in casa Catania la situazione sembra essere davvero preoccupante. Il club siciliano potrebbe presto cambiare proprietà, ma nell’attesa di capire chi potrà essere il nuovo numero uno rossoazzurro, la situazione al momento pare precipitare sempre più.
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Serie C, Catania in crisi: la decisione dei calciatori
Come riferisce ‘LaSicilia.it’, i calciatori rossoazzurri hanno deciso di mettere in mora la società. La decisione è stata presa per via del mancato pagamento, a quasi tutti i tesserati del club, degli stipendi di gennaio e febbraio. In una lettera i giocatori accusano in modo grave il club che ha anche costretto coloro che abitavano al centro sportivo di Torre del Grifo a trovarsi altre sistemazioni a proprie spese. Una decisione che ha fatto inviperire i tifosi catanesi, che continuano a richiedere la cessione della società.
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Questo parte della lettera: “Anche prima che scoppiasse la pandemia, in data 16 marzo, la società ha omesso di corrisponderci le retribuzioni dovute, in particolare quelle di gennaio e febbraio, pur imponendo, anche per i successivi mesi di marzo e aprile, la nostra permanenza in sede. Alcuni di noi che risiedevano presso il centro sportivo Torre del Grifo, il 22 aprile sono stati costretti dalla società a lasciare la struttura e, nell’impossibilità di far ritorno presso le proprie residenze, hanno dovuto cercare una soluzione abitativa alternativa. Dopo l’ultima seduta collettiva non abbiamo mai smesso di allenarci nelle nostre case per farci trovare pronti in caso di ripresa. L’impegno da parte nostra non è mai mancato e continueremo a prepararci atleticamente perché la nostra speranza è di poter riprendere le attività sportive, appena il Governo lo consentirà. Lo dobbiamo a noi stessi, alla città di Catania e alla sua tifoseria. Non possiamo accettare che la società abbia fatto passare il messaggio di aver corrisposto i nostri emolumenti, rappresentando alla stampa notizie parziali sul pagamento della mensilità di gennaio e di febbraio. Solo un piccolo gruppo di noi ha ricevuto il pagamento della retribuzione di gennaio. Siamo consci delle difficoltà economiche di tutte le imprese, ma chiediamo di ricevere quanto dovuto nella fase antecedente alla pandemia per attività prestata regolarmente”. 
Da qui la decisione della messa in mora: “A questo punto, tramite l’Assocalciatori, la squadra ha deciso di mettere formalmente in mora la società al pagamento delle retribuzioni dovute. Siamo rammaricati, ma si tratta di un atto necessario. Riteniamo giusto che la città sia messa al corrente di questa scelta e siamo certi che sarà compresa da tutti i tifosi del nostro club, con i quali condividiamo le medesime sofferenze”.
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