Pietro Pellegri è uno dei tanti giovani prospetti del calcio italiano, tra record ed infortuni è diventato un pallino del Milan: ecco chi è
Il calcio italiano è uno dei maggiori produttori di talenti, e le prestazioni delle nostre nazionali giovanili lo testimoniano. Pietro Pellegri rientra tra questi. Classe 2001 dotato di un ottimo istinto del gol e buona tecnica. Il fisico è uno dei punti forti, ma i tanti infortuni per problemi di pubalgia lo hanno rallentato. Il Milan è da sempre sulle tracce e sarebbe pronto a scommetterci. Nonostante la sua giovane età ha battuto molti record, contro la Roma è diventato il primo millennial a segnare in Serie A, e contro la Lazio ha infranto un nuovo record divenendo il giocatore più giovane a segnare una doppietta nel massimo campionato italiano. Conosciamolo meglio.
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Pietro Pellegri nasce a Genova il 17/01/2001, cresce nel quartiere di Pegli dove è situato il centro sportivo del Genoa. Comincia a giocare nella Pegliese e già da piccolo entra nelle giovanili del club di Preziosi. Partecipa e vince l’edizione italiana della Nike cup, dove si mette in luce segnando molti gol. Approda presto nell’under 17 del Genoa, dove si ritrova a giocare con ragazzi più grandi di lui di 2 anni, e si mette in mostra anche li. Alla fine della stagione 2015/16 viene addirittura aggregato alla prima squadra con la maglia numero 64. L’anno successivo, il tecnico Ivan Juric lo fa esordire in Serie A a soli 15 anni contro il Torino, diventando il più giovane di sempre ad esordire in A.
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Proprio alla fine di quella stagione il giovane attaccante, nella giornata dell’addio di Totti, prova a rovinare la festa al pupone segnando il suo primo gol, quello del vantaggio del Genoa poi sconfitto. L’anno successivo le presenze aumentano, e quando vede l’olimpico si esalta. contro la Lazio mette a segno addirittura una doppietta, infrangendo un altro record. A Gennaio al Genoa viene fatta un’offerta allettante dal Monaco, ed la società lo cede al club francese per 31 milioni. A Montecarlo il ragazzo viene colpito da alcuni infortuni causati dalla pubalgia e finisce per giocare solo sei partite. Nonostante le poche partite giocate ultimamente il Milan è sempre interessato al giovane attaccante, interesse che dura da anni. Magari un giorno lo vedremo esultare a San Siro con la maglia rossonera sulle spalle.
M.D.
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