Categories: NotizieUltim'ora

ESCLUSIVO/ Roberto Beccantini: “Hernandez sara’ il protagonista, Empoli da A”

La redazione di SerieBnews.com ha intervistato in ESCLUSIVA il giornalista Roberto Beccantini. Con grande disponibilità, ecco come ha risposto alle nostre domande.

Sig.Beccantini, lei è solito fare all’inizio del campionato di Serie A una griglia in cui prova a immaginare il piazzamento finale delle squadre: può farci, almeno per i primi posti, una cosa simile anche per la cadetteria?

“Eccola: Empoli, Palermo, Brescia, Novara, Pescara, Siena, Modena, Cesena, Reggina, Varese, Trapani, Avellino, Lanciano, Spezia, Bari, Carpi, Padova, Cittadella, Crotone, Ternana, Juve Stabia, Latina”.

Cosa ne pensa di una nobile decaduta come il Palermo?

“L’ho visto giocare in tv contro il Padova. Stravinse ma non mi convinse. Ha una rosa eccellente, un allenatore alle prime armi, Gattuso e, come presidente, un vulcano: Zamparini. Un cocktail diabolico, esplosivo. La vera impresa sarebbe non centrare subito la promozione”.

Il Siena, dopo tutti i problemi non solo a livello di squadra ma anche a quello societario, riuscirà a tornare ai suoi standard?

“Beretta mi piace, la rosa mi sembra competitiva. Restano, come sottolinea nella domanda, i problemi di fondo e di sfondo, legati ai lasciti di Scommessopoli, al terremoto del Monte dei Paschi, alla fragilità economica di Mezzaroma. Il campo potrebbe risentirne”.

La serie B quest’anno ha molti giovani interessanti: secondo lei chi rivedremo a breve nella massima serie come protagonista?

“Troppo facile citare Abel Hernandez, classe 1990, del Palermo. La serie A, la conosce come le sue tasche. Mi butto, allora. In ordine sparso: Beltrame e Fedato del Bari, Mitrovic del Brescia, Comi e Josipovic del Novara, Avenatti della Ternana”.

Riusciranno due squadre matricole come Carpi, Trapani e il Lanciano fresco di salvezza a creare un ciclo di permanenza nel calcio che conta (Per intenderci un po’ come il Chievo in Serie A)?

“Glielo auguro ma non credo. Il Chievo da lei citato era una società che realizzò una scalata anno dopo anno, senza fretta, culminata nel croccante 4-4-2 di Delneri. Lasciò tracce indelebili”.

Domanda-provocazione. Leggendo i dati, su tutti l’affluenza negli stadi, negli altri stati troviamo un interesse per le serie minori che è distante da noi anni luce. Come mai secondo lei la maggior parte degli sportivi italiani snobbano tutto quello che non è Serie A?

“Perché invece di costruire stadi-salotto abbiamo costruito salotti-stadio. Perché, con lo spezzatino della serie A e della Champions League, gli spazi per le altre categorie si sono drasticamente ristretti. Perché siamo bombardati di calcio internazionale. E poi perché 22 squadre sono troppe. La quantità uccide la qualità del prodotto”.

F.G.

Giovanni Remigare

Remigare Giovanni, giornalista siciliano classe 1980. Da sempre appassionato di giornalismo sportivo. Dopo le collaborazioni con il Giornali di Sicilia e diversi siti nazionali, diventa redattore per serieBnews.com, occupandosi di interviste, editoriali ed esclusive.

Share
Published by
Giovanni Remigare
Tags: Primo Piano

Recent Posts

Torna in Italia dopo due anni: retrocessione indigesta

Un grande ex protagonista della Serie A è pronto a tornare in Italia dopo la…

11 mesi ago

Accordo ufficiale: la Roma fa cassa in Serie B

L'accordo tra le parti è ufficiale e la Roma a breve farà cassa con un…

11 mesi ago

35 Milioni in fumo, è ufficiale: torna alla Juventus

Brutte notizie per la Juventus. Al periodo più che negativo si aggiunge il ritorno del…

11 mesi ago

Niente Serie B: addio dopo la retrocessione

Dopo la retrocessione questo giocatore difficilmente proseguirà la sua carriera in cadetteria. Molto probabilmente resterà…

11 mesi ago

Dal Napoli alla B, giocatore già in città

Non solo Spalletti e Giuntoli: un calciatore lascerà il Napoli e andrà in Serie B.…

11 mesi ago

Gregoraci al GP di Monaco: il suo body fa girare la testa

Elisabetta Gregoraci torna su luogo del delitto. La showgirl avvistata sul circuito di Monte-Carlo, per…

11 mesi ago