Situazione difficile in Italia per il coronavirus, il mondo del calcio potrebbe vivere un’estate piena di battaglie legali. Ne parla l’avvocato Chiacchio 
Si vive una situazione molto difficile in Italia per via dell’emergenza coronavirus. Da ormai più di un mese si cerca di combattere per diminuire il numero dei contagi, ma ad oggi ancora non sembrano esserci dei miglioramenti netti e importanti. Il momento di difficoltà ha colpito ormai ogni ambito e anche lo sport rischia danni enormi.
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Il calcio è fermo da ormai diverse settimane ed è quasi impossibile prevedere il giorno in cui si riprenderà. C’è tutta la voglia di ripartire per evitare problemi economici causati dalla crisi, l’ideale sarebbe portare a termine questa stagione anche in estate ma al momento non si può sapere se questa ipotesi si può attuare.
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Serie B, l’avvocato Chiacchio: “Se il campionato non riprende, previste tante battaglie legali”
A spiegare cosa potrebbe accadere nel caso in cui la stagione dovesse terminare in anticipo, è l’esperto avvocato Edoardo Chiacchio che ha parlato ai microfoni de La Nazione di La Spezia. Ecco le sue parole: “L’auspicio di tutti è che il campionato di Serie B possa riprendere per evitare tante battaglie legali in estate. Al momento ci sono tante ipotesi, come spiegato dal presidente Gravina, e c’è anche quella che nessuno si augura: lo stop definitivo del torneo. Tante società impugnerebbero la decisione di annullare il campionato o di cristallizzarne la classifica. Ad esempio, il Benevento non accetterebbe mai una cosa simile”.
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Estate bollente: “Tutte le valutazioni che non contemplano la prosecuzione del torneo sono soggette a impugnazione. Dopo uno tsunami devastante come quello del coronavirus, nessuno vorrebbe assistere a un’estate piena di carte bollate e battaglie legali”. 
L’unica soluzione, dunque, sembrerebbe quella di riuscire a portare a termine il torneo per evitare danni e polemiche infinite. Al momento, però, è impossibile sapere se ci sarà il tempo necessario per portare fino in fondo i campionati.
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