L’emergenza Coronavirus ha gettato nel vortice dell’incertezza anche i presidenti dei club cadetti. Tra questi anche Gianni Vrenna del Crotone che sottolinea quanto sarà dura ripartire 
Campionato cadetto fermo causa Coronavirus e una situazione calcistica che vive in un limbo generale. In attesa dell’assemblea di Lega B prevista per lunedì, Gianni Vrenna, patron del Crotone, ha rilasciato importanti dichiarazioni in merito al magic moment dei suoi rossoblu stoppati però dalla pandemia.
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Crotone, Vrenna: “Ad oggi saremmo in Serie A”
“Pur tornando subito in campo servirebbero una ventina di giorni di ritiro per evitare che i calciatori si facciano male“, ha dichiarato Vrenna a ‘La Gazzetta dello Sport’. Il presidente si è reso protagonista di un bel gesto, ovvero, la sua azienda ha sanificato e bonificato la città calabrese: “Un gesto che ho fatto per amore verso la mia gente”. Vrenna ha poi parlato della possibile ripresa del campionato e dello stop dei rossoblu sul più bello: “Se si comincia a fine maggio forse ci sono possibilità di finire il campionato. Questo stop non ci voleva, oggi saremmo in A, un traguardo che sarebbe meritato“.
Il presidente Vrenna apre l’album dei ricordi di questi nove mesi: “Abbiamo iniziato male perché pensavamo al ripescaggio in Serie A. La partita chiave è stata l’ultima disputata, quella contro il Venezia dove credo abbiamo dominato per 70 minuti”. Non mancano dichiarazioni sulla gestione del club: “Nel 1992 ho comprato le prime quote con la squadra in Prima Categoria. Nel 2017 sono diventato presidente” – concludendo con un simpatico aneddoto – “mia moglie mi ha fatto la guerra perché non voleva che prendessi il Crotone, poi è diventata la prima tifosa”.
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F.D.P.
