Emergenza Coronavirus, il messaggio dagli USA | “Sta per scoppiare il caos”

Non solo l’Italia. Anche la Florida inizia a fare i conti con la paura legata all’emergenza Coronavirus, raccontata da Massimo Marazzina, ex attaccante che vive negli USA. 

Serie B tedesca coronavirus norimberga
Pallone Serie B (Getty Images)

Il mondo è in ginocchio per l’emergenza Coronavirus che sta diventando via via sempre più problematica anche al di fuori dei confini asiatici ed europei. Il contagio si estende infatti a macchia d’olio ed anche gli Stati Uniti sono finiti al centro della bufera con la paura che aumenta a vista d’occhio. Il presidente Donald Trump ha dichiarato l’emergenza nazionale, evidenziando quindi una situazione in costante peggioramento. Massimo Marazzina, ex giocatore di Chievo e Bologna tra le altre, che ora vive a Miami, ha raccontato a ‘L’Arena’ la sua esperienza legata al Coronavirus in America: “Mi aspetto l’apocalisse, sta per scoppiare il caos. Qui hanno silenziato la paura. Ma adesso, purtroppo, si dovrà fare i conti con la realtà”. Per tutte le ultime notizie sul mercato di Serie B e non solo CLICCA QUI! 

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Emergenza Coronavirus anche negli USA: il messaggio di Marazzina

Massimo Marazzina
Massimo Marazzina (Getty Images)

Marazzina ha quindi continuano parlato della paura legata all’emergenza Coronavirus che sta colpendo anche gli Stati Uniti: “La normalità è soltanto apparente. Due giorni fa ero ad una recita di mia figlia a scuola ma fuori tutti sanno quello che sta succedendo. E adesso arrivano i primi segnali dal governo. In Italia i tamponi sono gratis, qui per capire se sei positivo devi sborsare 2.500 dollari. La differenza sta tutta lì. Senza facilità di accesso al tampone non puoi avere la reale percezione di come si diffonde il contagio. E la paura è che qui sia peggio che in Italia”. Sugli italiani a Miami: “Hanno paura. Tanti non sanno che sono qui da mesi. Pensano che comunque io possa rappresentare un contatto con il virus che viene dall’Europa, perché magari frequento italiani appena arrivati dal continente. Anche se gli Usa hanno chiuso le frontiere ai paesi europei, esclusa la Gran Bretagna. Ma anche gli americani si sono resi conto di quello che sta succedendo dall’altra parte dell’oceano. Nessuno ha più voglia di fare battute, perché la situazione è grave”.

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Favalli
Pallone Serie B (Getty Images)

SPORT – “Qui si è fermata anche l’Nba, dopo che il francese Gobert degli Utah Jazz è stato trovato positivo. Mi aspetto un effetto a catena. Proprio come sta succedendo in Italia. Ci troviamo di fronte ad un problema che va trattato con grande responsabilità. E quindi, anche lo sport finisce in coda. Da parte del governo americano mi aspetto una linea dura nel giro di pochissimo tempo. Serve stare chiusi in casa? Ci adegueremo, ci abitueremo. Come state già facendo lì voi. Mi pare che in questo momento parlare di Serie A, Champions o Europeo possa risultare quasi irrispettoso. Certo, c’è voglia di normalità. Ma se ci è stata tolta, dovremo andare a riconquistarcela con grande senso civico. E pure una sofferenza da vivere con il sorriso”.

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