La sfida tra Reggina e Novara rievoca ricordi poco piacevoli per la squadra calabrese: nel 2011 un gol di Rigoni all’ultimo minuto impedì alla formazione allora allenata da Atzori di accedere alla finale dei playoff (che poi sarebbe stata vinta dallo stesso Novara). Inevitabile chiedere di quella partita in conferenza stampa a Daniel Adejo, uno dei ‘reduci’ del match: “Brucia ancora, li aspettiamo. Quella partita, quelle emozioni, quella delusione, ce la portiamo ancora dentro. Giochiamo contro un avversario forte, tosto, ferito: sarà una battaglia”. Quest’anno, però, la classifica è molto diversa da allora: la Reggina è terzultima, in piena zona retrocessione. “Questo influisce nella gestione delle gare – dice Adejo – ma basta un risultato per ritrovare slancio, consapevoli di quelle che sono le nostre qualità. Stiamo crescendo dal punto di vista atletico, stiamo bene ed abbiamo messo alle spalle una settimana importante di lavoro. Siamo nelle condizioni per fare una prestazione importante. Lo spogliatoio è sano, è unito. Quando si vince, vince la Reggina. Quando si perde, vale lo stesso principio. Non è tempo per cercare un colpevole, oggi dobbiamo venirne fuori da squadra. La ricetta? Dobbiamo metterci a disposizione l’uno dell’altro. Il modulo? Avere un uomo in più davanti alla difesa aiuta, ma io sono abituato a far parlare il campo e lavorare sodo. I numeri sono pane per voi giornalisti, il mio e quello dei miei compagni è il lavoro quotidiano”.
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