Caso multiproprietà, De Laurentiis allo scoperto: “Più facile vendere il Bari”

Il sorprendente campionato dei pugliesi pone in essere un potenziale problema in caso di approdo in Serie A

Quarto in classifica, in piena zona Playoff nonostante l’ultima sconfitta interna nello scontro diretto col Genoa, il Bari di Luigi De Laurentiis sta disputando un campionato al di sopra delle aspettative. Il record di pubblico fatto registrare al ‘San Nicola’ per il match contro il Grifone – 48.877 presenze ufficiali, mai così tante per una gara di B dal 2007-08 – dimostra che la piazza biancorossa crede nellapromozione alla massima serie.

Aurelio De Laurentiis e la cessione del Bari
Aurelio De Laurentiis

Sullo straordinario cammino dei ‘Galletti’ però – piuttosto come rovescio della medaglia in caso di approdo in Serie A – c’è l’annosa pendenza della multiproprietà della famiglia De Laurentiis. Lo Statuto Federale, che pur ha concesso una proroga fino al 2028 per le famiglie che detengono il pacchetto di maggioranza di due o più società professionistiche di calcio, non si applica al caso di presenza nella stessa categoria. Tradotto: Napoli e Bari -i due club di proprietà dei De Laurentiispossono partecipare congiuntamente al massimo campionato ma una delle due società va ceduta a soggetti terzi.

La multiproprietà della famiglia De Laurentiis: arriva la ‘sentenza’

A dispetto di voci che vorrebbero l’esistenza di potenti gruppi americani – ma anche asiatici – interessati all’acquisizione della SSC Napoli – il cui valore è stimato dal patron Aurelio attorno al miliardo di euro – il club indiziato alla vendita in caso di concomitante partecipazione allo stesso campionato, resta il Bari. Ne è convinto il giornalista Antonio Giordano, intervenuto ai microfoni di Radio Radio sulla questione.

Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis © LaPresse

Credo che sia più semplice vendere il Bari. Se ti portano a Napoli un miliardo hai il dovere di pensarci, ma non credo che sia facile trovare uno che ti porta un miliardo. Per il Bari c’era stato un interessamento di un fondo, poi ovviamente queste voci sono state smentite. È chiaro che in presenza di un’eventuale promozione del Bari, andrà a crescere anche il valore della società pugliese, quindi credo che sia più facile da collocare anche per i costi degli acquirenti“, ha detto il giornalista.