De Laurentiis getta la maschera: “Costretto a cedere”

Il Bari a rischio cessione: lo ha confermato il presidente Luigi De Laurentiis in occasione di Webinar

La famiglia De Laurentiis sarà costretta a cedere il Bari in caso di promozione in Serie A: il precedente della Salernitana non aiuta la società.

La famiglia De Laurentiis © LaPresse

“Se dovessimo andare in Serie A sarei costretto a vendere il Bari”: queste le parole pronunciate dal presidente biancorosso Luigi De Laurentiis parlando del possibile futuro del club, protagonista di un incoraggiante inizio di stagione in Serie B. Dopo le prime undici giornate, infatti, la squadra pugliese è quinta in classifica con 19 punti all’attivo, dunque in piena corsa per la promozione diretta dato che, allo stato attuale, il secondo posto dista appena tre punti.

“Siamo sempre stati coscienti di ciò” ha sottolineato De Laurentiis junior, affermando però che l’obiettivo della società “è sempre stato di ricostruire questo franchise calcistico”. Dunque, il futuro in caso di promozione in Serie A dovrà passare giocoforza per un passaggio di proprietà: “Attenendo la stagione fortunata che ci porterà in massima serie, speriamo di trovare l’interesse di un gruppo che possa rilevare il club al momento giusto”.

La famiglia De Laurentiis © LaPresse

Bari, De Laurentiis ‘annuncia’ la cessione

Un’avventura, quella della famiglia De Laurentiis al Bari, iniziata nel 2018, dopo il fallimento della vecchia società: “Si tratta di una operazione imprenditoriale che ha i suoi rischi. Siamo partiti da zero e una volta arrivati in Serie A bisognerà saper cedere”. Il figlio del patron del Napoli ha poi spiegato: “Mio padre pensava di prelevare un’altra società da tempo, poi è arrivato il Bari e ci siamo da subito accorti che poteva essere una avventura importante in virtù del bacino di utenza”.

Una storia che, inevitabilmente, fa pensare a quella della Salernitana: dopo la promozione in Serie A, gli ormai ex co-patron Claudio Lotito Marco Mezzaroma hanno affidato le quote del club ad un trust per poi arrivare alla cessione “forzata” dalla Figc lo scorso 31 dicembre, con l’ingresso di Danilo Iervolino ai vertici della società.