Juve da scudetto, Buffon è categorico: “Devono accadere due cose”

Il portierone del Parma ha rilasciato una lunga intervista in cui ha spaziato dal tema scudetto a quello dei suoi possibili eredi

44 anni e non sentirli. Gianluigi Buffon, per tutti ‘Superman’ non ha alcuna intenzione di smettere col calcio giocato. Fermo dal 1 ottobre – data del suo ultimo match contro il Frosinone – per un infortunio alla coscia, la leggenda del calcio italiano ha parlato delle sue condizioni fisiche e non solo nel corso di una lunga intervista a Radio1.

Gianluigi Buffon
Gianluigi Buffon © LaPresse

Ora sto bene, ho avuto un brutto infortunio il mese scorso che mi terrà fuori altri 20 giorni. Secondo me verso metà dicembre mi riaggrego con la squadra e sarò a disposizione a gennaio. La squadra sta andando bene, ma credo che abbia bisogno di un boost tra gennaio e maggio“, ha esordito.

Dalla lotta scudetto a Ronaldo ai giovani portieri emergenti: il pensiero di Buffon

Cristiano Ronaldo allenamento
Cristiano Ronaldo © LaPresse

 – Sulla lotta scudetto: “La Juve quando ripartirà il campionato ai nastri di partenza sarà una squadra da tenere d’occhio, perché come rosa è una squadra che può far paura. Adesso parlare di possibilità di rimonta in campionato è però fuori luogo perché devono accadere due cose: la prima è che la Juve dia una continuità a questi risultati. E questo lo può fare. L’altra è che il Napoli si inceppi. Vedendo il Napoli di questi primi mesi sembra inarrestabile e una macchina perfetta, è chiaro che l’abitudine a stare in certe posizioni può aiutare, però nella squadra di Spalletti vedo una gioia di giocare e sciorinare calcio che in altri casi non ho visto“.

– Su Cristiano Ronaldo: “Uno come lui ha la capacità e ha quella rabbia sportiva e quell’orgoglio del campione che gli permetteranno di trovare uno spazio da protagonista anche in questo Mondiale. Si stava preparando a questa competizione già da diverso tempo, ed essendo una persona molto concreta e molto testarda, va sicuramente preso con le molle in questo tipo di competizioni“.

– Sui portieri italiani: “Secondo me sono successe due cose fondamentali: gli hanno permesso di giocare e di sbagliare, senza essere accantonati al primo o al secondo errore. La seconda, e mi vengono in mente Vicario e Provedel, è che sono cresciuti, raggiungendo una maturità importante. Vicario sta facendo cose fuori dall’ordinario, Provedel sta avendo una linearità incredibile in una piazza non semplice come Roma. Poi anche Meret sta giocando molto bene e ora è tornato anche Carnesecchi, che ha dei colpi da campione. Il serbatoio dei portieri italiani mi sembra bello gravido“, ha concluso.