UFFICIALE FIGC, arriva un altro ko al ricorso dei De Laurentiis

La Corte d’Appello della FIGC si è pronunciata in merito al ricorso avanzato dalla famiglia De Laurentiis sul tema multiproprietà nel calcio

Lo scottante tema delle multiproprietà delle società professionistiche – che fino alla scorsa stagione riguardava solamente l’impossibilità di detenere il pacchetto di maggioranza di due o più club che avessero militato nella stessa categoria – è stato esteso anche a società appartenenti a diverse categorie con un apposita norma federale. Quello che è stato applicato per Claudio Lotito nel caso della Salernitana – poi, solo successivamente, rilevata da Danilo Iervlino – tocca ora alla famiglia De Laurentiis, proprietaria di Napoli e Bari.

Luigi e Aurelio de Laurentiis
Luigi e Aurelio de Laurentiis © LaPresse

Dopo che, nel 4 maggio scorso, Il Tribunale Federale Nazionale si era pronunciato ufficialmente sul ricorso presentato dai Presidenti delle due società ribadendo la necessità di vendere uno dei due club entro l’inizio della stagione 2024/25, c’era curiosità nel conoscere l’esito del ricorso, discusso in data odierna dalla Corte d’Appello della FIGC. Come previsto, è arrivata un’altra stroncatura alle speranze di una delle famiglie più importanti e facoltose dell’Italia meridionale.

La Corte d’Appello della FIGC respinge il ricorso

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Logo FIGC © LaPresse

L’organismo istituzionale ha respinto il ricorso di Aurelio e Luigi De Laurentiis contro la norma federale che impone alle società di risolvere i casi di multiproprietà entro l’inizio della stagione 2024-2025. Il verdetto conferma le decisioni del primo grado.

Assistiti dall’avvocato Mattia Grassani, i De Laurentiis faranno ricorso al Collegio di garanzia presso il CONI per l’ultimo grado della giustizia sportiva. Eventualmente ci sarà poi la giustizia amministrativa con Tar e Consiglio di Stato. Se nemmeno a questo punto si riuscisse a ribaltare la sentenza, la famiglia sarebbe costretta a cedere uno dei due club entro il 30 giugno 2024.