Simone Panada, il regista vecchia scuola che piace tanto a Gasperini

Chi è Simone Panada, giovane e talentuoso centrocampista dell’Atalanta, già da tempo nel giro della prima squadra e nel mirino di Gasperini

Tra i tanti talenti del vivaio nerazzurro, Simone Panada è un centrocampista classe 2002 che potrebbe finire presto nel giro della prima squadra della Dea.

(Atalanta ©️LaPresse)

Nato il 2 giugno del 2002 a Brescia, Simone Panada è un giovane e talentuoso centrocampista dell’Atalanta Primavera. Nato calcisticamente nell’oratorio di Torbole Casaglia, all’età di 6 anni fu ad un passo dall’approdare nel settore giovanile del Brescia, salvo poi scegliere la compagine bergamasca.

Dai Pulcini in poi, dunque, Panada ha sempre vestito la maglia della Dea, approdando in Under 17 nella stagione 2018/2019, con un totale di ventidue presenze, tre gol ed altrettanti assist. Immediato il passaggio in Primavera, con le prime esperienze anche in Youth League ed un impatto a dir poco incoraggiante agli ordini di mister Massimo Brambilla, con cui ha iniziato un importante percorso di crescita che oggi ha portato Panada ad essere uno degli elementi più interessanti e promettenti del vivaio nerazzurro.

Già nel giro della Nazionale, ha vestito le maglie di tutte le formazioni giovanili azzurre, dall’Under 15 all’Under 19, giocando anche da capitano il Mondiale Under 17 del 2019, quando gli azzurrini furono eliminati dai pari età del Brasile.

(Gian Piero Gasperini ©️LaPresse)

Atalanta, chi è Simone Panada

Dal punto di vista tattico, può essere identificato come un centrocampista vecchia scuola che ama giocare davanti alla difesa. Si tratta, infatti, di un elemento capace di abbinare quantità e qualità grazie al suo destro velenoso ed alle sue doti fisiche che gli consentono di contrastare gli avversari e di proteggere la sfera. Un mediano, un tipico ‘numero 4’ che potrebbe fornire un importante contributo per il futuro della Dea.

Il presente si chiama Primavera, ma il prossimo anno il club bergamasco potrebbe decidere di girarlo in prestito a qualche compagine di Serie B, in modo da consentire al centrocampista classe 2002 di farsi le ossa in cadetteria prima del grande salto in massima serie.