BNEWS | Sampdoria su Ranocchia: deciso il futuro del centrocampista

La Sampdoria resta su Filippo Ranocchia, ma l’affare non andrà in porto, almeno non in tempi strettissimi visa la situazione dei liguri

Filippo Ranocchia non vestirà la maglia della Sampdoria, almeno non a stretto giro di posta nonostante un recente sondaggio.

ranocchia juventus
Filippo Ranocchia ©LaPresse

Tutto rinviato tra la Sampdoria Filippo Ranocchia. Da tempo il club blucerchiato è sulle tracce del centrocampista classe 2001 di proprietà della Juventus, attualmente in prestito al Vicenza. Un calciatore di grande talento, da tempo nel mirino dei blucerchiati e non solo: Ranocchia, infatti, piace ad altri club, soprattutto in Serie B, dove le pretendenti non mancano nonostante la stagione negativa del Vicenza.

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Stando alle ultime indiscrezioni raccolte da SerieBNews.com, il direttore sportivo blucerchiato Daniele Faggiano tempo fa ha sondato il terreno per il classe 2001 il quale, per il momento, non lascerà il Vicenza, intenzionato a trattenere il giovane centrocampista almeno fino al termine della stagione. Inoltre, in casa Sampdoria, la priorità è rappresentata dalle vicende societarie che vedono coinvolto l’ormai ex presidente Massimo Ferrero. 

Calciomercato Sampdoria, discorso Ranocchia in stand-by

Arrivato in estate in prestito dalla Juventus, Filippo Ranocchia è riuscito a mettersi in mostra nella prima metà di stagione con la maglia del Vicenza. Legato ai bianconeri da un contratto in scadenza nel 2023, fino a questo momento ha giocato 15 partite in Serie B, risultando quasi sempre tra i migliori della formazione allenata prima da Di Carlo e poi da Brocchi.

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Il valore di Filippo Ranocchia non è mai stato in discussione. Il centrocampista classe 2001 si è sempre messo in evidenza, sia con la formazione Primavera che con quella Under 23 della Juventus. Anche in Serie B sta dimostrando di avere le carte in regola per diventare un calciatore importante e l’anno prossimo potrebbe già ritrovarsi a calcare i campi della massima serie.

A cura di Giorgio Musso