Chievo e Spal attendono ancora il nuovo allenatore. Dopo la delusione della scorsa stagione, serve un’operazione riscatto per le due compagini. 
Chievo e Spal rappresentano due tra le grandi deluse dell’ultimo campionato di Serie B. Clivensi ed estensi hanno mancato l’obiettivo promozione e – nel caso della compagine ferrarese – è stato anche fallito l’assalto al treno dei play-off. Risultati deludenti per due piazze ambiziose che ad oggi non hanno ancora scelto l’allenatore in vista della prossima stagione. Chievo Verona e Spal sono le uniche due squadre a non aver ancora scelto l’allenatore che guiderà le rispettive formazioni nel prossimo torneo.
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In casa Spal il nome più caldo per la panchina è quello di Christian Bucchi ma nelle ultime ore è emersa anche la possibilità che a guidare la formazione di Ferrara sia Walter Zenga. Sullo sfondo ci sono i nomi di Massimo Rastelli e di Massimo Pavanel, quest’ultimo accostato anche al Chievo Verona. Il nome più gradito a patron Campedelli sembra però essere quello di Michele Mignani, attuale guida tecnica del Modena. Sul taccuino anche i vari Massimo Carrera, Bruno Tedino e Roberto Boscaglia, senza dimenticare Nicola Legrottaglie, Pasquale Marino e Marco Zaffaroni.
Chievo e Spal ancora senza allenatore: la situazione
Tante incognite per i due club il cui futuro tecnico dovrà essere reso noto nelle prossime ore. La nuova stagione infatti incombe e per ripartire (e riscattarsi) non si può concedere troppo terreno alle altre concorrenti, anche in virtù del fatto che il prossimo campionato – complice il graduale ritorno dei tifosi sugli spalti – sarà ancora più agguerrito e complesso da affrontare. Le altre diciotto squadre, compresa la neopromossa Alessandria, hanno infatti da tempo scelto i rispettivi allenatori. Da chi è ripartito da una conferma (vedi Ascoli, Como e Cremonese) a chi invece ha puntato su un nome nuovo come Monza, Benevento o Brescia.
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Tante incognite, ma una sola certezza: chi siederà sulle panchina di Spal e Chievo Verona dovrà avere non solo idee chiare, ma anche la forza di affrontare avventure tutt’altro che semplici in piazze desiderose di riscatto e risultati dopo la grande delusione del torneo da poco andato agli archivi.
