Coronavirus, retrocessione a tavolino | Il ricorso è ufficiale

In Belgio si è deciso non tornare in campo e chiudere definitivamente la Pro League: il Waasland-Bevereen retrocede e comunica che prenderà provvedimenti

Daknamstadion (Getty Images)

In Europa il calcio prova a ripartire, ma non tutte le nazioni hanno deciso di tornare in campo per terminare la stagione. Infatti in Belgio, si è deciso di chiudere definitivamente il campionato di Pro League, con annesse promozioni e retrocessioni. Un club destinato a retrocedere non ci sta e comunica ufficialmente che prenderà provvedimenti.

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Belgio, il Waasland-Beveren minaccia il ricorso
Nordin Jackers, portiere del Waasland-Bevereen (Getty Images)

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Belgio, il Waasland-Beveren non ci sta: comunicati provvedimenti per la retrocessione

In Belgio non si tornerà a giocare. Questa è la decisione presa dall’Assemblea generale della Pro League. Ci saranno regolarmente promozioni, retrocessioni e piazzamenti europei, ma non tutte le squadre hanno accettato la decisione. Infatti, il Waasland-Beveren, squadra belga che al momento dell’interruzione della stagione si trovava all’ultimo posto, a due punti dal penultimo, è stata retrocessa. La retrocessione ‘forzata’, non è andata giù alla dirigenza del club, così attraverso un comunicato ufficiale, la società ha deciso che valuterà la possibilità di effettuare un ricorso ufficiale contro la decisione presa.

Tifosi Waasland-Beveren (Getty Images)

Inoltre, nel comunicato pubblicato sul sito ufficiale, il club dichiara che la scelta presa dalla Pro League andrebbe contro le regole della Royal Belgian Football Association, l’associazione calcistica nazionale belga. Vedremo come si svilupperanno le cose e se la società costretta alla retrocessione in 1B, l’equivalente della nostra Serie B, avrà ragione e riuscirà a rimanere nel massimo campionato.

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