Si discute quotidianamente sulla possibile ripresa del campionato e c’è una rottura tra addetti ai lavori. Arrivano le parole del presidente del club di B 
È un momento delicato per tutto il calcio italiano, che è fermo da ormai più di un mese e mezzo a causa dell’emergenza coronavirus e cerca di ripartire per provare a ridurre eventuali danni economici che potrebbero verificarsi in caso di stop definitivo della stagione attuale. Ci sono delle ipotesi di ripresa verso la fine di maggio o l’inizio di giugno ma tutto è ancora in bilico.
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Juve Stabia, il presidente Langella: “Assurdo pensare di ripartire in Serie B”
A parlare della possibile ripartenza del campionato è Andrea Langella, presidente della Juve Stabia, che ha spiegato il suo punto di vista attraverso Il Mattino. Ecco le sue parole: “Mi sembra assurdo pensare di ripartire vedendo la situazione in cui versa ora l’Italia. Per me è inaudito sentir dire che la Lega Serie B è compatta per la ripresa del campionato. Negli ultimi giorni abbiamo fatto un sondaggio tra noi dirigenti e la maggioranza è contraria a tornare in campo. È difficile adottare le disposizioni del protocollo sanitario sia dal punto di vista delle strutture che da quello economico e per finire anche quello medico”.
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Restrizioni: “Non sarebbe bello giocare mentre scienziati e medici raccomandano tutti di mantenere le distanze di sicurezza. Come si può pensare di attuare alla lettera le disposizioni degli esperti nel mondo del calcio? Un’altra questione da affrontare è quella legata alla responsabilità degli atleti. Se viene trovato un giocatore positivo, la responsabilità penale cadrebbe tutta sulle società. Anche questo passaggio si deve risolvere entro una possibile ripresa del campionato” i timori di Langella. 
Sulla classifica: “Si potrebbe cristallizzare tutto e fare come nel 2014: due promozioni in Serie A e tre retrocessioni in Serie C“.
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