Nicola Legrottaglie, tecnico del Pescara, vota per la ripresa ma facendo prevenire, innanzitutto, la salute di tutti i componenti che orbitano nel mondo calcio 
Con il Pescara al 14° posto in classifica, Nicola Legrottaglie è subentrato in panchina il 21 gennaio scorso disputando soltanto otto partite e ottenendo tre vittorie e cinque sconfitte. Il mister dei delfini racconta al quotidiano sportivo “Il Corriere dello Sport” il suo periodo legato all’emergenza coronavirus: “Voglio ringraziare chi si è sacrificato esponendosi al rischio del contagio. Grazie a medici, infermieri e personale sanitario”. Legrottaglie dice che non c’è fretta per tornare a giocare senza aver messo prima tutto in sicurezza: “Se si ripartirà bisogna farlo in massima sicurezza. Non capisco la fretta che hanno tutti nel ricominciare, manca tutto senz’altro ma bisogna guardare avanti e rispettare le regole”.
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Legrottaglie: “La prudenza non è mai troppa”
“Se ci sarà l’ok dei medici allora va bene ripartire” dice Nicola Legrottaglie riguardo l’eventuale ripresa. Il calcio è si un’industria ma deve anche rispettare la sicurezza: “Il calcio come tutte le situazioni deve essere valutato mettendo in sicurezza tutte le condizioni necessarie alla ripresa”. Legrottaglie vota la condizione di tornare a giocare solo a determinate condizioni: “Il calcio non deve essere avvantaggiato rispetto ad altri ma dece essere migliorato nella sua gestione. Occorre equilibrio e non differenza tra categorie”.
Il tecnico dei biancazzurri propone: “Si potrebbe spalmare il campionato sull’anno solare. In B non ci sono coppe e si potrebbe iniziare a settembre e riprendere dopo novembre”. Legrottaglie, però, ci tiene a sottolineare: “E’ normale che ho voglia di tornare a giocare anche per dare una speranza di ripartenza alle persone, quello che chiediamo è una grande tutela”.
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Francesco Di Pasquale
