Diego Falcinelli, attaccante del Perugia, sta vivendo questo periodo di emergenza sanitaria insieme alla figlia e alla moglie, non nascondendo la voglia di ripartire ma in totale sicurezza 
Con il Perugia al dodicesimo posto in classifica a quota 36 punti, Diego Falcinelli ha timbrato 18 presenze e una sola rete. Il giocatore nativo di Marsciano e unico perugino in squadra, è in prestito dal Bologna. Con una casacca importante, la numero 8 che fu di Renato Curi, Falcinelli racconta sulle colonne del quotidiano sportivo “Il Corriere dello Sport” come sta vivendo questa situazione di quarantena: “Da un lato c’è una situazione terribile a causa del virus, dall’altra parte la stessa mi sta facendo passare molto tempo con la mia famiglia”. Falcinelli parla anche degli allenamenti: “Ho voglia di tornare a giocare, il calcio mi manca. La nostra squadra è forte anche se ci sono stati alti e bassi. Mi aspettavo di più ma non è stato semplice perché non giocavo da un anno”.
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Falcinelli: “Orgoglioso di indossare questa maglia”
“Sono contento e orgoglioso di vestire questa maglia” sottolinea Falcinelli, unico perugino in squadra. La squadra che tifava da bambino ora è diventata quella dove gioca e proprio su questo dice: “In Serie B non sarei andato da nessun altra parte se non qui. E’ stata una scelta di cuore e non mi immagino da avversario qui, nonostante sono un professionista. Per il Grifo non posso non spendere il massimo”.
Ambiente perugino, quello del Grifo, anche molto unito. Falcinelli parla anche del gruppo biancorosso: “Ho legato in particolare con Rosi e Buonaiuto. Abbiamo tutti e tre famiglia e ci frequentiamo molto anche fuori dal campo”. Falcinelli è anche un attaccante generoso nelle “competizioni” extra sportive: “La maglia che ho indossato a Trapani il giorno della mia rete è andata all’asta per 280 euro versati alla Protezione Civile di Marsciano. Questa iniziativa è partita dal mio amico ultras della Nord”.
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