Lo storico presidente del club di Serie B ha annunciato il suo addio: nel mezzo di una stagione buia lascia il Livorno Spinelli
Il Livorno non vede le luce alla fine di un tunnel che, ora come ora, sembra non vere fine. Nell’ultimo turno di campionato è arrivata ancora una sconfitta, pesante dal momento che l’avversaria è una diretta rivale per la lotta salvezza (il Cosenza). Lotta, quest’ultima, che pare ormai definitivamente compromessa. E lo sa bene Aldo Spinelli, presidente del club toscano che si è scusato con i tifosi ed ha poi dichiarato il suo addio alla carica ricoperta e l’imminente cessione del club. “Quella di sabato è stata la mia ultima partita casalinga da presidente – sono le parole rilasciate ad una tv locale e riportate da Livorno24.com – mi sarebbe piaciuto congedarmi dai tifosi con un successo, e invece è arrivata una sconfitta che mi ha profondamente deluso”.
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Spinelli, la cessione entro dieci giorni
Le scuse ai tifosi, Spinelli ci mette la faccia: “Ai tifosi porgo le scuse da parte della società, dei giocatori e personali. Il responsabile di questa situazione sono io”. Poi ancora, l’imprenditore torna a parlare del suo addio alla carica di presidenza: “Dopo 21 anni è giunto il momento di passare la mano”.
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E a proposito della cessione della società ha ammesso: “La trattativa sta procedendo bene, nel giro di dieci giorni si dovrebbe formalizzare il passaggio delle quote“. Sembra dunque fatta per il passaggio di consegna del Livorno Calcio, con la CS Group di Majd Yousif pronta a prelevare il club per risollevarlo. Spinelli ha infine precisato: “Resterò sempre tifoso del Livorno, al punto che il prossimo anno ho deciso di fare da sponsor con una delle mie aziende”.
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Livorno, Breda in bilico: incontro con Spinelli
Stando a quanto rivelato da Iltirreno.it, Roberto Breda sarebbe stato oggi convocato da Aldo Spinelli che starebbe pensando ad un nuovo esonero dell’allenatore appena richiamato per sostituire Tramezzani. Il possibile sostituto potrebbe essere una soluzione interna. 
Si starebbe pensando a Juriy Cannarsa della Primavera o ad Antonio Filippini, che arrivò in toscana lo scorso novembre per assistere Breda stesso e, poi, Tramezzani.
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