Caso Diciotti, la piattaforma Rousseau va in crash per il voto su Salvini

Salvini Diciotti
Salvini Conte Di Maio (Getty Images)

Era il giorno della verità per i sostenitori del Movimento 5 Stelle: Salvini sì o no? Ma la piattaforma Rousseau che raccoglie i voti va in crash

Doveva essere il giorno del Giudizio per Matteo Salvini, che attendeva il responso popolare per ciò che riguarda l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti sul caso della nave Diciotti, per cui il Ministro dell’Interno è indagato dalla Procura. Il Movimento 5 Stelle aveva proposto ai suoi utenti di votare in merito a quest’argomento, ma la piattaforma Rousseau (quella che raccoglie le votazioni degli iscritti, ndr) è andata in crash e non è più possibile esprimere la propria preferenza. Il motivo sarebbe un boom di accessi al sito del M5S, che ha mandato in tilt Rousseau e ha costretto i gestori del partito a prorogare la votazione (inizialmente prevista dalle 10 alle 19) fino alle 21.30, considerato l’altissimo afflusso di potenziali votanti. Luigi Di Maio da Pomigliano dice che “sosterrà l’esito del voto”, qualunque esso sia, ma intanto è giallo sulla modifica del quesito iniziale. Dopo le enormi polemiche sulla questione reddito di cittadinanza, un’altra grana mica da poco per Beppe Grillo e i suoi grillini.

Salvini-Diciotti, il quesito cambiato su Rousseau e le polemiche dell’opposizione

Il quesito a cui sono chiamati a rispondere i votanti alla piattaforma del Movimento 5 Stelle è stato leggermente modificato. In sostanza il procedimento è lo stesso: bisogna votare SI per negare l’autorizzazione a procedere e NO per aprire la strada al processo contro Salvini per la questione Diciotti. A questo quesito hanno poi aggiunto l’inciso di “è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato” per quanto riguarda il SI e “non è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato” in caso di NO. Ma sull’episodio finora i due partiti sono apparsi compatti: la posizione condivisa è che quel giorno la decisione fu presa collegialmente e non dal solo Salvini. Eppure c’è chi all’interno del Movimento sarebbe favorevole al processo a Salvini, fra cui i sindaci Appendino, Nogarin e Raggi. Una bella gatta da pelare per il Governo e per il partito.