Torino, mister Ventura risponde ai tifosi del Bari: ”Masiello, Parisi e Guberti li porto con me, ci mancherebbe…”

Giampiero Ventura

 

Il tecnico del Torino Giampiero Ventura ha concesso un intervista al quotidiano ‘Tuttosport’ a pochi giorni dal suo ritorno a Bari, città dove ha vissuto due anni intensi, con alti e bassi. Il suo intervento comincia col rispondere a quei tifosi che gli avevano chiesto di non portare S.Masiello, Parisi e Guberti, ex Bari, che in qualche modo sono stati tirati in ballo per lo scandalo del calcioscommesse, nella prossima trasferta dei granata in programma al San Nicola sabato: ”Assolutamente no, non scherziamo, io li porto, eccome e non vedo i motivi per cui non dovrei farlo, so di poter fare affidamento su di loro e se stanno bene verranno con noi in Puglia. Purtroppo mi spiace molto vedere cosa sta accadendo da quelle parti per questa brutta vicenda, c’è tanta amarezza. Ho vissuto due anni stupendi, tengo con me le gioie, tipo l’aver portato quasi 15 mila tifosi a Roma e la vittoria contro la Juventus al San Nicola. L’affetto dei baresi mi rimarrà sempre dentro e lì ho tanti amici. Quell’affetto che mi hanno dato loro non l’ho mai trovato da nessuna parte in cui ho allenato”. Ai granata spetterà un tour de force da qui a fine torneo: ”Purtroppo non è colpa di nessuno se, al già fitto calendario in programma, dobbiamo recuperare due partite per colpa di un alluvione prima e di una tragedia poi. Sono d’accordo con la decisione della Lega di spostare la gara col Sassuolo a metà maggio, anche perchè se l’avessimo giocata prima avremmo dovuto affrontare 7 partite in 21 giorni e non sarebbe stato giusto. Il torneo cadetto è lunghissimo, infinito e arrivati a metà aprile sappiamo che dovremo giocarcelo nel prossimo mese e mezzo. Nove partite in cui abbiamo la possibilità di scrivere una piccola pagina della grande storia di questa società”. Il tecnico dei granata chiede un ultimo sforzo ai suoi ragazzi: ”La condizione generale è buona, ma io voglio ancora qualcosa di più in vista del rush finale. Una rabbia, una fame, una ferocia e una voglia speciale di arrivare in fondo e tutto questo deve venire dal cuore. Gli impegni sono tanti, ma abbiamo la possibilità di compiere una grande impresa ed è questa la scintilla che ci deve spingere a fare sempre meglio”. Ventura chiude con una battuta sul suo futuro: ”Sarei felice di poter aprire un ciclo da queste parti. Il Toro in Serie B non ci fa niente, siamo di passaggio e vogliamo andare in Serie A. Giunti nel massimo campionato si potrà iniziare a programmare qualcosa. Il club piemontese in A deve diventare una realtà e non una semplice comparsa. Ma ora pensiamo alla promozione, 80 punti potrebbero bastare, vedremo…”.

di Marco Orrù