Sampdoria, la Serie D si può evitare: l’ultima speranza dei blucerchiati

Non solo la retrocessione in serie B, i tifosi blucerchiati stanno facendo l’impossibile per salvare il club. Le ultime novità.

Dejan Stankovic non ce l’ha fatta a compiere il miracolo, troppo delicata la situazione del club fondato il 12 agosto 1946 all’ombra della Lanterna. Sampdoria in serie B e con una data che ha il sapore della ghigliottina. Entro il prossimo 6 giugno infatti, così come stabilito dal Tribunale di Genova, il sodalizio blucerchiato dovrà dimostrare di poter saldare i circa 200 milioni di debiti accumulati dalla proprietà. Tra questi, anche la somma da versare al Comune che ospita il centro sportivo di Bogliasco, l’affitto non verrebbe saldato da un paio di anni.

I tifosi Samp pensano all'azionariato popolare
Tifosi della Sampdoria sempre vicini alla squadra (LaPresse) – seriebnews

La composizione negoziale accolta dal Tribunale ligure, su proposta dell’attuale board guidato dal presidente Marco Lanna, ha infatti bloccato fino alla suddetta data tutte le istanze di fallimento dei creditori. In cambio, diciamo così, tra le condizioni poste anche il cambio di proprietà, ritenuto in qualche modo auspicabile.

Le strade percorse fino ad ora non hanno avuto molto successo. Si era partiti anche con l’idea di un bond convertibile, ovvero la possibilità che un nuovo socio finanziasse la società, avendo in pegno le azioni della società. L’opzione non ha riscosso successo.

Salvezza Sampdoria: dal bond convertibile all’illusione Zanetti

Il volto che sembrava potesse cambiare la storia del club era quello di Massimo Zanetti. Il proprietario della Segafredo, nonché presidente della Virtus Bologna Basket, ha effettuato dei sondaggi per poi ritornare sui propri passi. Ora il tempo stringe e la tifoseria di Quagliarella&Co teme addirittura di scivolare tra i Dilettanti. Servono subito 30 milioni per iscrivere la squadra al campionato di serie B, fatto salvo quanto previsto dalla composizione negoziale. L’ultima strada battuta porta dritto al cuore della Sampdoria.

Come scrive Il Secolo XIX, sabato 13 maggio l’associazione “La mia Sampdoria – A mæ Samp”, darà vita all’idea dell’azionariato popolare per non portare i libri in Tribunale. A sostenere questa ipotesi anche due grandi ex come Francesco Flachi ed Enrico Nicolini. A presiedre l’associazione c’è Roberto Pittaluga, numero uno della Sampierdarenese, e il suo vice, Silverio Insogna.

Lanna sta provando ad evitare il fallimento Samp
Marco Lanna, presidente della Sampdoria (LaPresse) – seriebnews

Questo zoccolo duro è nato a marzo scorso e al momento conta 320 soci, come riporta calcioefinanza.com. Oltre alla volontà di difendere l’identità blucerchiata, anche quella di una «partnership e azionariato popolare di minoranza di U.C. Sampdoria 1946 o comunque di società con i colori della stessa e in generale dei simboli della sua tradizione», si legge sul foglio genovese.

Christian Piemonte, tifoso della Samp che nella vita fa vendere e comprare case, ha lanciato l’ipotesi del crowdfunding: un “fondo popolare” per salvare l’UC Sampdoria dal fallimento», puntando sul mezzo milioni di supporter della Sampdoria nel mondo. La somma raccolta verrebbe poi girata al presidente Marco Lanna.