Francesco Arca, impossibile da credere: “Vi svelo cosa ho fatto per la Roma”

Uno degli attori italiani in assoluto più richiesti dell’ultimo decennio. Ma con una passione sfrenata anche per la Roma. E’ Francesco Arca.

Facciamo fatica a immaginarlo in veste di tifoso, con la sciarpa della squadra del cuore al collo, sobbarcarsi addirittura chilometri su chilometri pure di seguire i suoi beniamini.

Francesco Arca Roma
Francesco Arca e l’inaspettata passione per la Roma (instagram) – seriebnews.it

Eppure dietro quel volto da “bello e dannato”, e accanto a un successo meritato, raggiunto con la fatica dello studio e la forza del talento che lo hanno consacrato, nell’ultimo decennio, come uno degli attori più richiesti dalle nostre fiction televisive, c’è anche l’anima di un incredibile appassionato di calcio, che quando può corre in curva a sostenere la Roma.

Stiamo parlando di Francesco Arca, nato a Roma nel 1979 ma senese da quando aveva 3 anni. Padre militare di professione, morto in un tragico incidente quando lui aveva solo 15 anni, Francesco è diventato uomo grazie alla forza di sua madre che non lo ha mai lasciato solo.

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Il suo ricordo più bello? Naturalmente lo scudetto del 2001 targato Fabio Capello, i suoi idoli erano Totti e Batistuta, ammette che fu un momento unico e incredibile che nessun tifoso romanista potrà mai cancellare, e che spera prima o poi di poter rivivere.

Francesco Arca curva Roma
Francesco Arca: ecco il racconto incredibile di quello che faceva per seguire la Roma Calcio (instagram) – seriebnews.it

Eppure da ragazzino sognava di fare il calciatore, era anche bravino, ma disertava gli impegni in campo per arrivare, addirittura dalla Toscana, fino alla Capitale in treno e seguire, appena poteva, i giallorossi. Tutto in un solo giorno, pur di ammirare Falcao, Conti, Tancredi. Era la Roma di Dino Viola, quella del secondo storico scudetto.

Prima Uomini e Donne, poi gli di recitazione, quello veri. La bellezza non gli manca, la bravura poco alla volta colpisce i registi. Tutti lo vogliono, Francesco Timbra la sua presenza nelle fiction più amate dell’ultimo decennio, per poi approdare con piccole apparizioni anche al cinema.

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Il ruolo del bello e dell’amante gli calzano a pennello, ma non quello del cattivo. Arca è un buono nella vita anche se ha la faccia da duro, anche se le serie tv lo vedono talvolta nel ruolo dell’antagonista. Un posto al sole, Le Tre Rose di Eva, Incantesimo, Carabinieri e Don Matteo, e addirittura un piccolo ruolo in Spectre, di Sam Mendes.

Tanti amori, forse anche troppi e frettolosi come spesso ha detto lui. Finché non arriva quello giusto, con Irene Capuano, con cui mette al mondo due figli. Padre esemplare, attore affermato, alla costante ricerca di nuovi ruoli e nuovi stimoli, Francesco Arca appena può corre all’Olimpico a vedere la sua Roma.

La speranza, ora, è che arrivi questa finale di Europa League: l’ostacolo si chiama Leverkusen, avversario tosto ma non certo ostacolo insormontabile. E chissà che non sarà finale magari con l’odiata Juventus. Se così fosse, ci giureremmo, lo vedremmo tra gli spalti a urlare per i colori giallorossi.