Spettro Serie C, una nobile decaduta ad un passo dal baratro

Stagione da incubo per la società, partita con ambizioni di promozione e ora relegata all’utlima piazza della cadetteria

Il campionato di Serie B 2022/23, definito già ai nastri di partenza come il più competitivo e il più blasonato di sempre, non sta tradendo le attese. Nemmeno in termini di sorprese, sempre all’ordine del giorno come da tradizione. E così, a fronte del miracolo Sudtirol, in piena corsa per un posto nei Playoff, e preso atto dello straordinario cammino del Bari neopromosso dalla C, fanno da contraltare alcuni clamorosi flop.

Incubo Serie C per il Brescia, ultimo in classifica
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La Spal dell’ambizioso patron Tacopina, che ha già cambiato tre allenatori da inizio stagione, veleggia malinconicamente al 18esimo posto, a meno 5 dal Perugia, attualmente prima squadra indiziata a disputare il Playout. Gli estensi hanno gli stessi punti del Benevento, altra ‘nobile’ decaduta, partita con ambizioni di promozione e caduta nel baratro della zona salvezza dopo la negativa esperienza di Fabio Cannavaro, prima subentrato e poi esonerato, i panchina. Ma c’è chi ha fatto peggio. C’è chi, dopo 6-7 giornate trascorse nelle prime 4 posizioni, è precipitata in un burrone secondo alcuni causato direttamente dalla scellerata e schizofrenica gestione della proprietà. Che ha cambiato tecnici su tecnici confondendo di fatto gli stessi calciatori.

Brescia, l’inferno che diventa realtà

Stiamo ovviamente parlando del Brescia di Massimo Cellino, protagonista di litigi e discussioni con Pep Clotet, l’allenatore di inizio stagione, prima allontanato a favore di Alfredo Aglietti, poi ripreso per i capelli e poi nuovamente cacciato. È stata poi la volta di Davide Possanzini, che è durato lo spazio di due partite. Al suo posto, dopo la sconfitta contro il Benevento, è toccato a Daniele Gastaldello, il cui arrivo non ha però prodotto gli effetti sperati.

Incubo Serie C per il Brescia, ultimo in classifica
Brescia (LaPresse) – SerieBnews.com

La squadra resta senza vittorie dal 27 novembre scorso. Una vita. La classifica, prima preoccupante, è ora diventata drammatica. Le Rondinelle occupano l’ultima piazza, a quota 28 punti, a sei lunghi punti di distanza dal suddetto Perugia. Le speranze anche solo di giocarsi la salvezza in un Playout-thrilling sono ormai ridotte al lumicino. A sole 7 giornate dalla fine della Regular Season infatti, restano poche le occasioni per recuperare punti alle dirette concorrenti.

L’ultima sconfitta per 4-3 maturata sul campo dell’Ascoli, che era rimasto in 10 quando il punteggio era ancora sul 2-2, ha in qualche modo certificato la fine delle speranze lombarde di riagganciare il treno-salvezza. Col presidente Cellino già ampiamente contestato dalla piazza e già intenzionato a lasciare la guida del club, si prevedono tempi duri per una società che può vantare, nella sua storia, un’esperienza ultra ventennale nel massimo campionato di Serie A. E che ora, molto probabilmente, dovrà ricominciare dalla C.