Baldini non si nasconde: “Altrimenti andavo per monti”

Alla viglia del match che vedrà opposti Perugia e Pisa, che hanno recentemente cambiato i tecnici, Silvio Baldini suona la carica

È uno dei match più attesi della settima giornata del campionato cadetto. Se non altro perchè, dopo una partenza deludente, Perugia e Pisa sono chiamati ad un pronto riscatto per evitare che la stagione continui sulla falsariga del disastroso inizio. Gli umbri stazionano al diciattessimo posto con soli 4 punti dopo 6 gare. Ancor peggio ha fatto però il Pisa l’anno scorso ad un passo dalla promzione in Serie A – malinconicamente ultimo con 2 punti.

Tifosi Perugia
Tifosi Perugia © LaPresse

Il grande interesse attorno al match del ‘Curi’ però, inutile nasconderlo, è l’esordio in panchina per i due tecnici, subentrati nel corso della sosta. Silvio Baldini ha preso il posto di Fabrizio Castori alla guida del ‘Grifone’, mentre Luca D’Angelo è tornato proprio a Pisa. Dove la piazza non ha mai smesso di amarlo. Alla vigilia dello scontro, l’ex allenatore del Palermo ha parlato in conferenza stampa. Mai banale, Baldini è apparso più motivato che mai.

Perugia-Pisa, Baldini è un leone in gabbia

Silvio Baldini allenatore
Silvio Baldini © LaPresse

Abbiamo studiato il Pisa e sappiamo cosa fare. Tutti i ragazzi hanno fiducia nel nostro sogno. Dobbiamo emozionare, creare gioia e giocare per il gol“, ha esordito il sanguigno allenatore toscano. “Sappiamo che il calcio è una cosa seria, non un gioco, però deve venire fuori il bambino che è in noi. I ragazzi si sono dimostrati disponibili a cambiare il trend e si sono applicati in quello che gli ho chiesto. Ho provato tre moduli: 3-4-1-2, 3-5-2 e 4-2-3-1. Uno dei tre verrà adottato domani’. Sono indisponibili Rosi e Matos per infortunio, tutti gli altri sono invece convocati. Voglio che la mia squadra scenda in campo per dare il 100% per mettere un mattone sulla casa che si chiama Serie A”.

A Palermo mi prendevano in giro perché ho voluto il mental coach, alla fine tutti hanno applaudito. Sono consapevole che incontreremo delle difficoltà ma è proprio lì che bisogna avere fede. La fede è credere oltre la realtà. Non piedi, attributi, cuore e testa ma testa, cuore, attributi e piedi in quest’ordine. A me interessa l’anima. Non sono uno sciamano, sono uno che vuole vivere intensamente perché la vita è una sola. Vivo di emozioni, se non gioco per la Serie A allora preferisco andare per i monti con i miei cani“, ha concluso.