Dalla Nuova Zelanda all’Italia: Matthew Garbett alla conquista di Torino

Chi è Matthew Garbett, giovane e talentuoso centrocampista neozelandese di proprietà del Torino di Urbano Cairo

Nato il 13 aprile del 2002 a Londra, Matthew Garbett ha addirittura un triplo passaporto: oltre a quella inglese, gode della nazionalità neozelandese e di quella francese viste le sue origini miste.

Stadio Torino © LaPresse

Il Torino lo ingaggiato sul finire dell’estate del 2021 prelevandolo dal Falkenbergs, club militante nel massima serie svedese. Cresciuto calcisticamente in Nuova Zelanda, è passato per i settori giovanili di Team Wellington ed Eastern Suburbs prima di approdare in Europa. Il Falkenbergs punta su di lui Matthew Garbett debutta subito in prima squadra.

La sua esperienza in terra scandinava si è conclusa con ventisei gettoni di presenza nel massimo campionato svedese prima di giungere in Italia la scorsa estate. Il suo primo anno nel Belpaese è stato più che positivo: il classe 2002 si è affermato come uno dei giovani più interessanti del campionato Primavera, finendo anche per impressionare Ivan Juric che lo ha convocato per le partite di metà aprile contro Milan e Lazio, pur non facendolo debuttare.

Urbano Cairo © LaPresse

Torino, chi è Matthew Garbett

Con la maglia della formazione Primavera, invece, ha collezionato ben trenta gettoni di presenza tra campionato e Coppa Italia di categoria, segnando tre gol e realizzando due assist. Già nel giro della Nazionale maggiore della Nuova Zelanda (ha all’attivo dieci presenze ed un gol), Matthew Garbett potrebbe riuscire nell’intento di affermarsi in Europa, partendo proprio da Torino.

Dal punto di vista tattico – nonostante i 188 centimetri di altezza – si trova più a suo agio nel giocare da mezzala in un centrocampo a tre che in una linea a due, anche se in quest’anno trascorso in granata è molto cresciuto sotto tutti gli aspetti, tattici e non solo. Pericoloso anche in zona gol grazie ad un destro niente male dalla distanza, Matthew Garbett è un centrocampista giovane e moderno, capace di abbinare qualità e quantità. Dopo un buon primo anno in Primavera, potrebbe essere già arrivato il momento di una esperienza tra i professionisti, magari in Serie B.