In un’intervista concessa a pochi giorni dal big-match di giornata in Serie B, il tecnico ha analizzato anche il momento di Lorenzo Lucca
A secco dal 2 ottobre – quando realizzò un rigore nel 2-0 del Pisa sulla Reggina – e senza gol su azione addirittura dal 26 settembre, Lorenzo Lucca è stato travolto dalle insistenti voci di mercato che, in autunno, lo avevano accostato a tutti i top club della Serie A.
Nonostante la prolungata astinenza, che dura ormai da oltre un intero girone, nelle ultime battute del mercato di gennaio l’ex attaccante del Palermo è stato vicinissimo a fare il salto di categoria. Il Sassuolo era stato infatti ad un passo dal tesserare il bomber, salvo poi aspettare probabilmente la fine della stagione per convincersi nel portare a termine un investimento comunque superiore ai 10 milioni di euro.
Approfittando delle domande rivoltegli dai cronisti de ‘Il Nerazzurro’, l’allenatore del Pisa, Luca D’Angelo, ha parlato della recente esclusione dall’undici titolare del ragazzo, consumatasi nell’ultima partita interna, prima della trasferta di Pordenone, giocata col Crotone.
“Lucca contro il Crotone avrebbe dovuto giocare. Probabilmente ho sbagliato a non inserirlo. Il ragazzo ha avuto una partenza che nessuno di noi si aspettava. Poi è calato un po’ dopo la tanta pressione. La condizione fisica non lo ha aiutato molto, spesso non ha potuto allenarsi costantemente durante la settimana. Ci attende una partita difficile contro la Cremonese. Lo sappiamo. Ma abbiamo le qualità per metterli in difficoltà. Recuperiamo Caracciolo per domenica“, ha esordito il tecnico.
D’Angelo ha poi parlato del sogno Serie A, sempre più vivo dalle parti della torre pendente: “La bravura di un allenatore, con i ragazzi più giovani, deve essere quella di lavorare sui loro difetti e di saperlo fare. All’interno dello spogliatoio discutiamo e litighiamo. Ma sono azioni costruttive. Pisa è una piazza importante che ha vissuto palcoscenici di livello. La gente è molto attaccata al club e ciò, alcune volte, porta ad avanzare critiche che i ragazzi non meritano. Io in quelle critiche ci vedo amore. Credo nel pragmatismo nel senso che dobbiamo provare ad andare in Serie A, ai Play-off per vincerli, non è solo per partecipare. So che è difficile, ma come tutte le cose difficili se riuscisse sarà ancora più bello. Crediamo nella promozione”, ha concluso.
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