L’attaccante lascia il Pisa e sposa la causa dell’Alessandria, ma ha parole al veleno verso il club toscano
L’avventura al Pisa di Michele Marconi è ormai finita. L’attaccante giocherà nella prossima stagione con l’Alessandria, fresca di promozione in Serie B. Prima dell’ufficialità del trasferimento, però, il calciatore ha rilasciato un’intervista a La Nazione, in cui si è tolto qualche sassolino dalla scarpa in merito alla vicenda che lo ha visto suo malgrado protagonista durante la stagione e che riguarda l’episodio di scontro con Obi del Chievo. Il classe 1989 è stato accusato infatti di frasi razziste. Tornato sull’argomento ha detto: “Il Pisa mi aveva difeso subito dopo le accuse che mi erano state rivolte in Pisa-Chievo con un comunicato ed ero stato in seguito assolto. Arrivata la condanna in secondo grado sono stato lasciato solo in pasto a tutti. La società si è tirata indietro e con alcune dichiarazioni si è lasciato anche intendere che io fossi colpevole”.
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Marconi al veleno sul Pisa: “Ferito dal club”
“Mi ha ferito molto – ha continuato Marconi – sono stato trattato malissimo. Avrei preferito un atteggiamento diverso come il Padova ha fatto per Santini, che ha vissuto una vicenda simile”. Ma il trentaduenne ha avuto anche parole d’affetto verso i suoi trascorsi in nerazzurro: “Non mi sarei mai immaginato di fare così bene a Pisa. Fare tutti questi gol, salvarsi due anni in Serie B e ottenere una promozione è stato bellissimo. A livello personale e di gruppo sono stati tre anni importantissimi”. Sulla nuova avventura con l’Alessandria ha invece dichiarato: “Torno con tanta voglia e ambizione, come ho sempre fatto in vita mia, con umiltà, prometto tanto impegno e vedremo”.
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Infine la chiusura sul tema della squalifica e sulla sentenza del Collegio Arbitrale del Coni per il ricorso: “Ti rispondo solo così: ‘Male non fare, paura non avere’”.
