Mario Balotelli riparte dalla Turchia dopo l’esperienza col Monza. Cosa non ha funzionato con i brianzoli? 
Altro giro, altra corsa. Mario Balotelli ha ancora voglia di dimostrare di poter essere il Super Mario ammirato solo a tratti tra Inter e Nazionale. Due parentesi felici in una carriera ormai non più agli albori e che rischia di essere etichettata come quella di una promessa mai esplosa. Anche a Monza, dove ha giocato sotto l’ala di Berlusconi e Galliani, l’attaccante classe ’90 ha deluso le aspettative.
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E così dopo la mancata promozione dei brianzoli e la scadenza del contratto siglato lo scorso dicembre, il centravanti scuola Inter ha firmato con i turchi dell’Adana Demirspor, con la consapevolezza di non avere più credito nei confronti di chi ha sempre creduto in lui e nelle sue enormi potenzialità tecniche.
Balotelli riparte dalla Turchia: cosa non funzionato ha Monza
Arrivato in Brianza a dicembre, Mario Balotelli avrebbe dovuto rappresentare il rinforzo di lusso per l’attacco del Monza di Christian Brocchi. L’esordio, arrivato il 30 dicembre con la Salernitana, è stato da sogno: un gol facile ma importante dopo soli quattro minuti di gioco aveva illuso tutti. E invece dopo quella partita un altro infortunio che lo ha tenuto fermo per cinque partite. L’ex Brescia è tornato in campo solo a febbraio, ritrovando anche il gol contro il Chievo prima di un altro infortunio che gli ha consentito di essere a disposizione solo per le ultime quattro partite della regular season.
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Il rientro è avvenuto contro la Salernitana, anche se partendo dalla panchina. Ancora una volta – contro i campani – Balotelli si è esaltato segnando due gol in pochi minuti. Un altro gol, importante, alla penultima giornata contro il Cosenza e poi quello contro il Cittadella nel ritorno dei primo turno play-off nel 2-0 che non ha garantito ai brianzoli il passaggio del turno. È finita così l’esperienza in cadetteria di Balo il quale – ancora una volta – ha deluso le aspettative. Certamente ha inciso la precaria condizione fisica, unita alla difficoltà nel calarsi di una realtà come quella del campionato di Serie B. Infine non ha aiutato la pressione di dover vincere a tutti i costi e l’allestimento di una rosa importante ma che non ha mai trovato la quadra.
