Coronavirus, l’appello dalla Serie B: “Giusto ripartire, calciatori al sicuro”

Pordenone Lovisa
Mauro Lovisa (Getty Images)

Confermate le indiscrezioni di SerieBnews.com, i club di Serie B pronti alla ripartenza: le dichiarazioni del presidente del Pordenone Lovisa

Il mondo del calcio è spaccato tra chi si augura di riprendere a giocare per terminare le competizioni iniziate ad agosto e chi, invece, è a favore dello stop definitivo. In Serie B i club sono pronti a ripartire. A tal proposito Mauro Lovisa, presidente del Pordenone, è intervenuto ai microfoni di calciomercato24.com. Il numero uno dei neroverdi, che ha affrontato il coronavirus nelle scorse settimane, ha dichiarato, a proposito del campionato cadetto: “La ripresa è vitale. Completare i campionati è molto importante. Adesso vedrete in Serie C cosa succederà: ci saranno tanti ricorsi e aule di tribunale piene. Io sono per il verdetto del campo. Credo che il virus sia un virus importante ma ad oggi possiamo dire che non è più di un’influenza”.

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Lovisa: “Pordenone mina vagante per la Serie A”

E sulla possibilità di approdare in Serie A, Lovisa ha detto: “L’obiettivo era la salvezza. Adesso ci giochiamo i playoff. Se il campionato riparte, come voglio e mi auguro, credo che il Pordenone possa giocarsela alla pari con tutte le altre, nonostante i tre mesi di stop. Potremmo essere la mina vagante della Serie B con il Cittadella“. Poi ha parlato del coronavirus legato al cacio e di come andrebbe gestito: “Se si trovano calciatori positivi, verranno isolati e vanno in quarantena come in Germania. Gli altri non lo dicono e lo dico io: gli atleti normalmente sono più forti e il virus fa fatica a colpirli”.

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Pordenone Lovisa
Tifosi del Pordenone (Getty Images)

Il patron del club friulano ha anche indicato la via per uscire dalla delicata situazione creatasi nel mondo del calcio: “Ognuno deve fare la propria parte: le società la loro, lo Stato deve aiutare ma anche la Federazione deve agire a nostro favore. Se ognuno farà la propria parte, possiamo pensare che il calcio possa uscire da questa rete e ripartire tranquillamente”.

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