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Reddito di cittadinanza: ISEE più flessibile con il Dl Crescita

Reddito di cittadinanza e ISEE: il Decreto crescita segna una svolta grazie alla maggiore flessibilità dei requisiti minimi

Luigi Di Maio Getty Images

Il Decreto crescita ha introdotto alcune novità che renderanno meno rigidi i requisiti minimi per poter ottenere l’Isee corrente, ampliando di conseguenza il numero di cittadini che potranno accedere al reddito di cittadinanza. Fino ad oggi secondo la normativa originaria del DPCM 159/2013 solo le famiglie che presentavano due situazioni concomitanti potevano presentare la richiesta dell’indicatore provvisorio: da un lato un’oscillazione del reddito famigliare negativa superiore al 25% e dall’altro la variazione della situazione lavorativa, nei 18 mesi precedenti alla richiesta, di almeno uno dei componenti del nucleo famigliare.

“Adesso, con il Decreto Crescita, i requisiti diventano alternativi e si aggiunge un’ulteriore opportunità rispetto a quelle originario e che migliora la situazione per i richiedenti” secondo quanto citato in una nota del Ministero del Lavoro. A questa doppia opzione di calcolo si aggiunge inoltre la modifica del comma 4 dell’articolo 10 del Decreto legislativo 147/2017: se prima il calcolo dell’Isee ordinario teneva in considerazione i patrimoni e i reddito del secondo anno precedente, d’ora in poi si potrà fare riferimento solo al primo anno precedente, se il calcolo risultasse più conveniente per il richiedente. In questo modo potranno rientrare nei requisiti minimi anche i cittadini che hanno appena perso il lavoro.

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Reddito di cittadinanza e ISEE: più opportunità per chi perde il lavoro

Anche il vicepremier e Ministro Luigi di Maio sottolinea la grande flessibilità che la nuova normativa apporterà: “Il Movimento 5 Stelle non abbandona mai i cittadini e devo comunicarvi una grande novità sul Reddito di cittadinanza! Con l’avvio del Reddito alcuni disoccupati si erano infatti ritrovati nell’impossibilità di accedere alla misura perché il loro Isee risultava superiore al limite di 9.360 euro. Questo succedeva poiché il calcolo dell’Isee è effettuato sui redditi percepiti negli anni precedenti, ma alcuni in questi mesi avevano segnalato di aver perso il lavoro nel 2018. Quindi abbiamo rivisto le cose. Abbiamo modificato il sistema di calcolo dell’Isee inserendo un emendamento al Decreto Crescita”

 

 

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