E’ corsa contro il tempo per reddito di cittadinanza e Quota 100, le due misure simbolo del governo penta-leghista. Il consiglio dei ministri nel quale si sarebbe dovuto discutere del decreto legge – univoco – non c’è stato. Né ieri e né oggi, dopo che era stato ipotizzato lo slittamento di una giornata. “Vogliamo fare le cose per bene”, ha spiegato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in merito al differimento. Ma il premier è il primo a sapere che di tempo ne è rimasto davvero poco.
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Il reddito di cittadinanza e Quota 100, infatti, dovrebbero partire all’inizio di aprile. Ovvero, tra poco più di due mesi e mezzo. Si tratta dei provvedimenti ‘portati’ dai due leader della coalizione di maggioranza. Quello assistenzialista, bandiera di Luigi Di Maio (Movimento 5 Stella) e quello pensionistico, battaglia ‘storica’ di Matteo Salvini (Lega). L’apposito consiglio dei ministri è stato rimandato a settimana prossima. Poi il Parlamento avrà 60 giorni per approvare il decreto legge. Inoltre, per fare in modo che le misure entrino in vigore, occorrerà una stretta sinergia tra vari enti. Inps, centri per l’impiego e agenzie per il lavoro. Insomma, un lavoro di non poco conto da svolgere in un arco di tempo molto ristretto. Con il rischio che le due promesse simbolo di questo governo vadano in frantumi, almeno dal punto di vista temporale.
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