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Spezia, Cagni si presenta: “Questa squadra non ha ancora espresso le sue potenzialità”

Gigi Cagni

Si è tenuta nella tarda mattinata di oggi la conferenza stampa di presentazione di Luigi Cagni, subentrato a Gianluca Atzori sulla panchina dello Spezia. “Subentrare ad un collega è sempre situazione delicata – ha detto l’esperto tecnico, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno con opzione per la prossima stagione -. Ho risposto subito di sì allo Spezia perché ritengo che questa squadra non abbia ancora espresso le sue vere potenzialità. Dire quale sarà il nostro futuro è difficile, ma giorno dopo giorno farò le mie valutazioni e darò il mio contributo per uscire da questa situazione di emergenza. Arrivo in una piazza che conosco bene, uno stadio ed un pubblico non comuni. Per un giocatore deve essere un onore giocare davanti a questo pubblico ed in questo stadio, i miei ragazzi devono dare tutto. Quello che ho notato guardando 3-4 partite di questo gruppo è che manca la fiducia. Il primo passo deve essere ricostruire la psicologia dei giocatori. Faccio una sola promessa: la mia squadra darà l’anima, chi non ne è capace non giocherà. Il modulo? Nel calcio non si vince coi moduli, che poi sono 3 e non 83, c’è chi si diverte troppo con i numeri. Il mio sistema è il 10-1: tutti partecipano alle due fasi. Il fatto di aver subito 44 gol è responsabilità di tutti, anche gli attaccanti devono partecipare alla fase di non possesso. Oggi un buon allenatore deve far rendere al meglio i ragazzi in base alle loro caratteristiche. Da quello che ho potuto vedere dall’esterno questa squadra si piace troppo. Non è un difetto, ma nel calcio moderno la tecnica non basta, ci vuole carattere, cattiveria agonistica, intensità e rispetto per il pubblico. La prima cosa su cui lavoreremo sarà cercare di difendere il più lontano possibile dalla porta: i giocatori hanno la tendenza ad indietreggiare quando sono in difficoltà, e dovremo cambiare questo aspetto. Il ruolo di Di Gennaro? Al momento non posso guardare alla figura del trequartista o dell’attaccante aggiunto, ma alle esigenze della squadra. Se c’è bisogno di fare il terzino, bisogna dare il massimo in quel ruolo, perché il sacrificio per la squadra è fondamentale. Guarna? Il suo valore è fuori discussione, ma bisogna capire il perché di certi errori. Di certo ora ha bisogno di riposo, poi dipenderà da lui il tipo di reazione a questo momento non facile. Con me giocherà chi mi darà più garanzie e tutti saranno a disposizione e sotto valutazione”.

Daniele Andronaco

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