Sassuolo-Reggina 4-1, ESCLUSIVO/ Neroverdi lanciati, amaranto in “rosso”

Il Sassuolo per riprendere la marcia per la promozione, la Reggina per non sfigurare. Alla fine, solo una delle due squadre raggiunge l’obiettivo, al termine di un incontro che ha rischiato di non disputarsi a causa del terremoto. Il grande ex Simone Missiroli viene inserito da Fulvio Pea nella posizione di mezzala offensiva, e viene spesso fronteggiato da Nicolas Viola, che ritrova così una maglia da titolare.

È proprio il regista di Taurianova a scuotere il match, colpendo una traversa con un calcio di punizione chirurgico. Poi iniziano i guai per la Reggina: il portiere Belardi si fa male e lascia il posto a Zandrini, mentre Adejo tocca il pallone con un braccio e si fa espellere. Peraltro, nella circostanza l’arbitro Baratta, colpevolmente, non concede il vantaggio a Missiroli che va inutilmente in gol.

Il vantaggio emiliano arriva ugualmente al 38’, con Bruno che anticipa di testa Emerson, su angolo di Sansone, e batte Zandrini. Due minuti dopo, Nicolas Viola rende ancora più preciso il proprio calcio di punizione, e da distanza ragguardevole bacia il palo ed insacca il pareggio. Gli uomini di Breda sono però spuntati, dopo essere rimasti in inferiorità numerica, e concedono un nuovo vantaggio ad inizio ripresa: altro angolo sfruttato dal Sassuolo, stavolta la battuta è bassa e favorisce il sinistro dal limite di Cofie.

Il resto della gara è solo passerella per i neroverdi, che dilagano con Boakye e con una punizione di Sansone, deviata in maniera decisiva. L’espulsione di Adejo ha indubbiamente inciso sugli equilibri del match, dato che almeno per un tempo la Reggina è sembrata tutt’altro che arrendevole. Ma adesso, il Sassuolo può sognare.

Paolo Ficara