Nicola Amoruso è l’attuale Responsabile tecnico del settore giovanile della Reggina, uno dei club più importanti nella carriera di ‘Nick Piede caldo’, come era chiamato da giocatore. Tra i suoi tanti club, anche il Torino e il quotidiano ‘Tuttosport’ lo ha voluto sentire, a poche ore da Torino-Reggina, partita fondamentale per entrambe. Ecco le sue parole: ”Stiamo facendo bene dal punto di vista del vivaio. Ben 12 giocatori della prima squadra provengono dal settore giovanile. Quello del Toro invece non è al nostro livello, ma non dimentichiamoci che Cairo ha dovuto ripartire da zero dopo il fallimento del club nel 2005. E comunque hanno un certo Ogbonna che proviene da lì…”. Amoruso parla della sua esperienza in granata: ”Non ho niente da rimproverarmi, in sei mesi ho collezionato 12 presenze e quattro gol, sono stato bene, ma poi qualcosa si era rotto e ho preferito andare via. In quella piazza c’è un connubio fortissimo tra squadra e tifosi e c’è tanta pressione, forse anche eccessiva, ed è forse per questo che il Toro è da tanti anni in Serie B. Per troppo amore si va oltre. Anche se i tifosi devono essere una risorsa”. Due parole anche sul rapporto con Rolando Bianchi, coppia strepitosa a Reggio Calabria: ”35 reti in due e quanti gol ho fatto fare a Rolando… Ha dimostrato quell’anno di poter fare bene anche in Serie A, peccato che stasera dovrebbe essere titolare, avrei preferito se ne rimanesse in panchina. Lui è un lusso per il torneo cadetto, anche se Ventura ha un parco attaccanti invidiabile”. Pronostico finale: ”La Reggina non farà barricate, ci serve una vittoria e andremo all’Olimpico per vincere. Dobbiamo tenere vivo il sogno playoff”.
di Marco Orrù