Decisione improvvisa da parte dell’allenatore che ha deciso di dire addio per sempre al mondo del calcio attraverso una lettera
Nonostante la nuova stagione sia appena iniziata il tecnico ha deciso di non voler aspettare oltre ed ha fatto sapere a tutti che non sarà più allenatore, abbandonando per sempre il mondo del calcio.

Attraverso una lettera inviata al portale Tuttocampo.it, l’allenatore non ha voluto rivelare il proprio nome completo, firmandosi con le iniziali DMG ed annunciando la decisione di ritirarsi ufficialmente dal mondo del calcio che tanto gli ha dato. Pur non svelando il suo nome, il tecnico ha fornito un identikit dettagliato di sé, spiegando di essere un allenatore in possesso del patentino UEFA C, del diploma CONI/FIGC come istruttore di giovani e di aver allenato in maniera ininterrotta i settori giovani dal 2010 ad oggi.
DMG ha spiegato come nessuno lo abbia obbligato a lasciare il mondo del calcio, ma di come si sia trattato di una decisione presa di sua spontanea volontà. Tramite questa lettera, però, l’allenatore ha voluto fornire una dettagliata spiegazione dei motivi che lo hanno spinto ad abbandonare il calcio e, pur ammettendo che a molti potrebbe non interessare, ci ha tenuto nel farlo.
L’intento di DMG è quello di far riflettere tutti sul perché uno come lui abbia deciso di lasciare il calcio nonostante vi abbia dedicato una vita intera ed ha rivelato come a spingerlo a lasciare sia stata proprio l’attuale cultura calcistica vigente in Italia.
Lascia il calcio a causa del… calcio: la clamorosa lettera coglie tutti di sorpresa
La sofferta decisione di DMG di lasciare il mondo del calcio è stata presa proprio a causa di questo stesso mondo e della sua attuale cultura. Nella lettera inviata a Tuttocampo.it, l’anonimo tecnico ha imputato la colpa all’attuale cultura calcistica italiana, attaccando tutto ciò che la riguarda, passando dai ragazzi ai loro genitori, fino ad incolpare dirigenti e presidenti.

Un attacco frontale all’intero sistema calcio quello di DMG che ha sottolineato come oggi si pensi solo a far soldi, dimenticando che “come in tutte le cose ci sono dei grandi sacrifici economici e personali da affrontare”. L’allenatore ha rivolto critiche anche alle società dilettantistiche che si ritrovano spesso con tantissimi giovani a disposizione, ma con pochissima qualità e con poche speranze di poter costruire qualcosa di importante per il futuro.
DMG ha proseguito il suo attacco, sostenendo come si preferisca “promettere, vendere illusioni invece di costruire” e come i genitori dei giovanissimi calciatori caschino in pieno in queste trappole. Infine, l’allenatore ha chiesto alle società che fanno questo se hanno mai pensato davvero al bene dei giovanissimi calciatori o se li vedano solo come possibilità per fare soldi, senza pensare al loro futuro. Attraverso questo lettera, DMG ha lasciato sì il calcio, ma spera anche di aver potuto smuovere le coscienze di tutti e di poter cambiare così nel suo piccolo il mondo del calcio.





