Il club rossonero, molto attivo in questa fase di mercato, sta per concludere un altro affare in uscita: Tare gongola
Da Tijjani Reijnders a Malick Thiaw, passando per Theo Hernandez, il passo è stato tutt’altro che breve. Sulla scia di quanto fatto due anni fa con Sandro Tonali, sacrificato sull’altare del bilancio in vista di un restyling molto deciso della rosa, il Milan ha ancora una volta ceduto pezzi importanti per finanziare i suoi colpi in entrata.

Se questo tipo di politica non ha, con la partenza del nativo di Lodi, prodotto significativi risultati nell’immediato, certamente ha contribuito a migliorare il deficit di bilancio lamentato negli ultimi anni. Con la venuta di Igli Tare, che ha preso possesso della sua scrivania dopo un lungo casting che aveva coinvolto anche Fabio Paratici e Tony D’Amico, la strategia non è cambiata, anzi: si è quasi radicalizzata come modus operandi, quanto meno nell’attuale fase che vede il Diavolo non poter usufruire di alcun introito derivante dalla partecipazione alla coppe europee.
Del resto, nulla si può obiettare al dirigente albanese per quello che concerne i nuovi innesti della corrente sessione estiva di scambi: da Modric a Ricci passando perEstupiñán e Jashari, tutti gli obiettivi sono stati raggiunti. E non è finita qui, dato che prima del gong di mercato è previsto quasi certamente l’arrivo di un attaccante top.
Il club meneghino è stato anche molto attento a non disperdere i giovani talenti emersi dal lavoro del settore giovanile, ma anche a fare cassa con tutti quelli che non potranno, a meno di incredibili esplosioni, far parte della prima squadra rossonera.
Da Camarda a Liberali e Nasti: la strategia del Milan
La dirigenza meneghina ha diversificato la sua strategia sui giovani in esubero in base sia al valore intrinseco del ragazzo che alla volontà di mantenere il controllo sullo stesso. O reale, conservando per sé il diritto di controriscatto, o economico, ottenendo una percentuale davvero alta sulla futura rivendita del medesimo.

È stato così che l’enfant prodige Francesco Camarda, passato al Lecce, resterà di proprietà rossonera, se il Milan lo vorrà. Altrettanto non può dirsi di Mattia Liberali, ceduto a titolo definitivo (e gratuito) al Catanzaro nonostante un contratto in scadenza a giugno 2026: in questo caso, così come nella fattispecie di Marko Lazetic, ad un passo dall’Aberdeen, i vertici rossoneri hanno preferito fare uno sconto totale sul prezzo del cartellino per poi mantenere il 50% sulla rivendita del loro ex calciatore.
Anche Marco Nasti, attaccante che lo scorso anno ha giocato in prestito nella Cremonese, sembra destinato allo stesso trattamento: via a costo zero ma controllo sulla metà della successiva cessione. Sul 21enne nativo di Pavia insiste, come riferisce l’esperto di mercato Nicolò Schira, l’interesse di club come Empoli, Monza e Spezia.





