Il tecnico bianconero ha lanciato un messaggio molto chiaro all’indirizzo del club: troppe assenze, bisogna intervenire.
Anche in Serie B il mercato è entrato nel vivo con colpi di spessore messi a segno soprattutto dai club che vogliono lottare per la promozione. Il Palermo e il Bari hanno grandi ambizioni, così come lo Spezia e il Catanzaro. Un’altra squadra che potrebbe competere per un campionato di vertice è il Cesena: lo scorso anno Mignani ha fatto un ottimo lavoro, concludendo al settimo posto e centrando i playoff con una squadra neopromossa dalla Serie C.
L’amichevole dei giorni scorsi contro la Sampierana ha permesso al tecnico genovese di trarre maggiori indicazioni dai suoi giocatori e migliorare l’intesa in campo. Il test è terminato 5-0 per i bianconeri romagnoli, grazie alle reti di Shpendi (doppietta), Calò, Perini e un autogol. Il Cesena ha così messo più minuti nelle gambe in attesa di sfidare squadre di maggiore rango per capire l’effettivo livello della squadra.
Dopo il match, però, Michele Mignani si è soffermato sulle carenze attuali. Nell’intervista post-partita il tecnico 53enne ha detto che ci vorrà ancora tempo prima di poter raggiungere la condizione ottimale. “Il lavoro è quello che è perché mancano ancora tanti giocatori”, le parole di Mignani, che però ha sottolineato l’importanza di poter usufruire di una settimana di lavoro in più rispetto alla scorsa stagione.
Nel 2024, infatti, il Cesena aveva giocato il preliminare di Coppa Italia contro il Padova: i bianconeri si erano imposti 3-1 con le reti di Kargbo, Shpendi e Francesconi. Un impegno che per ora non riguarda il Cesena: il primo turno di Coppa Italia è infatti in programma il 17 agosto contro il Pisa.
In questo ritiro estivo si stanno mettendo in luce soprattutto i tanti giovani talenti del club romagnolo. Alcuni di loro possono rappresentare una grande risorsa in vista di un campionato come quello di Serie B, particolarmente lungo e dispendioso. Michele Mignani invita però a tenere i piedi per terra e non esaltare troppo questi ragazzi: “Penso che ogni giocatore debba completare il proprio percorso nel settore giovanile – ha detto l’allenatore del Cesena – Quelli un po’ più grandi abbiamo intenzione di mandarli a giocare, magari in Lega Pro”.
Prima di approdare a Cesena l’allenatore ligure ha guidato Olbia, Siena, Modena, Bari e Palermo. Con i sardi ha centrato una promozione dalla Serie D alla Lega Pro, mentre con il Bari è stato promosso dalla Serie C alla Serie B, sfiorando poi la promozione in Serie A svanita all’ultimo minuto del ritorno della finale playoff contro il Cagliari.
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