Coda di polemiche infinita per Salernitana-Sampdoria, non è ancora finita la sfida a distanza tra i due club. La permanenza in Serie B non è andata giù
Si continua a parlare dell’esito di quella sfida (soprattutto al ritorno) con ampi dubbi che il destino del match fosse già scritto. il presidente dei campani non ha trattenuto la delusione e lo sconforto per quanto avvenuto e ha lanciato un pesante annuncio.
La Serie B ha vissuto quest’anno un picco di polemiche che non si vedeva da moltissimo tempo. Tutto è stato sconquassato dalla notizia del mancato adempimento dei pagamenti da parte del Brescia di Cellino. Da lì è partito un effetto domino che ha coinvolto in modo positivo Frosinone (salvo automaticamente senza disputare il play-out) e la Sampdoria, retrocessa sul campo e poi incredibilmente salva.
L’unica ad averci rimesso è stata la Salernitana, che avrebbe comunque dovuto disputare lo spareggio per mantenere la categoria, ma contro i ciociari. Al presidente Iervolino e a tutto il club campano non è andato bene l’arbitraggio di Doveri nel match di ritorno, con un rigore a loro avviso netto negato proprio sul più bello. La sensazione per tutto il corso della partita è che l’esito del match fosse già scritto per certi versi e questo ha fatto infuriare la Salernitana.
Il presidente Iervolino ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne di FanPage, per parlare proprio di questa situazione e continuando ad alimentare la polemica su Salernitana-Sampdoria, il match più discusso dell’anno.
“È stata una notte di grande dolore personale e collettivo. Ho percepito subito che la retrocessione non era solo il frutto di una prestazione, ma il risultato di un insieme di anomalie, disattenzioni, che hanno offeso l’equità sportiva”. Poi aggiunge il perché del silenzio post match: “Ho scelto di non parlare, non per vigliaccheria, ma per senso di responsabilità: in un clima così carico di tensione, ogni parola avrebbe potuto essere una miccia. Ho cercato di proteggere la dignità della Salernitana”.
Poi si è tornai agli episodi dell’Arechi: “Non servono interpretazioni sofisticate, sono fatti che parlano da soli. La mancata consessione di un calcio di rigore e un fallo di mano decisivo non sanzionato. In partite così determinanti, l’errore arbitrale assume un peso etico oltre che sportivo”.
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