La nuova stagione inizierà con una pesante penalizzazione: partenza ad handicap per una big. Ecco tutti i particolari
Con la debacle dell’Inter nella finale di Champions League per mano del Paris Saint-Germain – con i parigini che oltre a infliggere ai nerazzurri il più pesante passivo (5-0) nella storia delle finali della principale competizione europea hanno anche impartito loro un’autentica lezione di calcio – si chiude la stagione 2024-25.

Tuttavia, proprio per la ‘Beneamata’ e per la ‘Vecchia Signora’ l’annata non è terminata ma avrà un’appendice visto che rappresenteranno il calcio italiano al Mondiale per Club, in calendario dal 14 giugno al 13 luglio e ospitato negli Stati Uniti.
Per tutte le altre è tempo di vacanze per poi ripresentarsi ai nastri di partenza della Serie A 2025-26 che scatterà nel week end del 23-24 agosto e a cui prenderà parte anche la Cremonese che, dopo il pari a reti inviolate all’andata, nel return match dei playoff di Serie B ha espugnato per 3-2 il ‘Picco’ di La Spezia aggiungendosi così alle altre due neopromosse, Sassuolo e Pisa. Un nuova stagione che inizierà con la penalizzazione per una big che, quindi, avrà una partenza ad handicap.
Brescia, penalizzazione anche nella prossima stagione
Brutte notizie per il Brescia che è stato penalizzato non solo nella stagione corrente ma anche in quella successiva: sono, infatti, quattro i punti che le Rondinelle dovranno scontare nel campionato 2024-25 e altrettanti quelli nel prossimo campionato, indipendentemente dalla categoria dove militerà. Ma non è tutto. Sono stati anche inflitti sei mesi di inibizione al Presidente Massimo Cellino e a Edoardo Cellino.
Dunque, il Brescia è in Serie C ma il club lombardo è pronto a dare battaglia (legale) visto che impugnerà la sentenza di primo grado davanti alla Corte Federale d’Appello, con la relativa udienza in calendario per il 12 giugno.

A confermarlo, come riportato dal quotidiano “Brescia Oggi”, l’avvocato del club biancazzurro, Giorgio Altieri: “Il Brescia è in un campionato che non si è ancora concluso. Da calendario i playout si sarebbero dovuti già giocare e questo avrebbe fatto la differenza. Non mi arrendo, non è nel mio carattere, daremo battaglia fino in fondo: se non credessi nelle ragioni del Brescia e del presidente Cellino, non avrei nemmeno accettato l’incarico“.
Una battaglia legale che si preannuncia lunga dato che, come precisato sempre da “Brescia Oggi”, le Rondinelle hanno già fatto sapere che se la penalizzazione verrà confermata nei tre gradi della giustizia sportiva, ricorreranno a quella ordinaria, ossia al Tar ed, eventualmente, al Consiglio di Stato. Tempi lunghi, come detto, visto che si arriverà almeno a luglio inoltrato. Una situazione, comunque, non nuova per il Brescia che appena due anni fa è stato riammesso in Serie B il 30 agosto.