Caos Napoli, il giornalista del nord fa infuriare i tifosi: “Da voi è impossibile”

Un giornalista del nord commenta la mancata festa dei tifosi del Napoli e il possibile rinvio della sfida con l’Udinese: i supporter azzurri si infuriano.

Non si placano le polemiche su quanto avvenuto durante l’ultimo weekend, e su quanto potrebbe avvenire nella prossima giornata di campionato. La gestione dello scudetto, ormai certo, del Napoli, e dei possibili festeggiamenti che potrebbero nascere spontaneamente in città, sta portando infatti a una serie di complicazioni, rinvii e spostamenti che non hanno solo infastidito molti tifosi azzurri, ma anche qualche commentatore e noto opinionista.

Davanti a uno spettacolo del genere, c’è infatti chi si è sentito in dovere di lasciarsi andare alla propria opinione, peraltro non richiesta, rinfocolando ancora una volta delle polemiche che avrebbero potuto essere evitate.

Ultras del Napoli
Un giornalista fa infuriare gli ultras del Napoli (Ansa) Seriebnews.com

Da voi è impossibile“, ha scritto su Twitter il noto giornalista, personaggio che vive e lavora al nord, ma che conosce la realtà napoletana. Come quella, d’altronde, di molte altre città italiane (se non tutte) considerando la semplicità con cui si lascia spesso andare a giudizi anche su situazioni che non sarebbero di sua competenza.

E non si tratta di essere “del Nord” o “del Sud”. Su certe cose non bisognerebbe intervenire, se non interpellati. Non dovrebbero farlo i tifosi, spesso privi degli strumenti per comprendere le situazioni, e a maggior ragione non dovrebbero farlo i media, che a volte gli strumenti li hanno ma fanno finta di non saperlo, o che ritengono di aver capito tutto e di conoscere tutto anche quando le loro informazioni in loro possesso sono limitate. Generalizzare è sbagliato, così come mettere a confronto realtà differenti, senza considerare che l’ordine pubblico non può fare a meno di dare il giusto peso alle particolarità delle singole piazze.

Capuano ‘punge’ Napoli: i tifosi si infuriano

Il protagonista di questa polemica è Giovanni Capuano, un giornalista molto noto in Italia, Napoli compresa, avendo spesso commentato con punti di vista quanto meno originali le situazioni relative agli azzurri, sia quando si tratta di cose di campo, ma anche quando si toccano argomenti esterni. Lo ha dimostrato ancora una volta, mettendo bocca in maniera pungente, come suo solito, anche sulla gestione dell’ordine pubblico a Napoli.

Festa Napoli al Maradona
Festa mancata, tifosi infuriati con un giornalista (Ansa) Seriebnews.com

Sembra evidente che a Capuano, di piacere ai tifosi napoletani, non è che interessi molto. Lo ha dimostrato con l’ironia utilizzata anche in questo caso. Ipotizzando uno spostamento di Udinese-Napoli, ha infatti parlato di mancato rispetto dei tifosi da parte della Lega e di chi è responsabile dell’ordine pubblico partenopeo, aggiungendo come questo faccia ipotizzare che a Napoli la vittoria di uno scudetto sia impossibile da gestire, rispetto ad altre città. “Figurarsi con una finale di Champions“, ha concluso sarcasticamente Capuano.

Parole che, ovviamente, non hanno fatto piacere ai tifosi partenopei. Se qualcuno ha pensato bene di scadere nell’insulto, problema atavico del mondo social, c’è però anche chi si è permesso di ricordare al noto giornalista, tra le altre cose, di Radio24, che lo spostamento della gara con la Salernitana non è stato fatto per “aggiustare il calendario” degli azzurri, ma per evitare complicazioni eccessive che avrebbero potuto generare caos e drammi.

E il problema non riguarda solo Napoli, in questo caso, se è vero che anche a Torino alcuni anni fa i festeggiamenti si trasformarono in tragedia. Cosa che oggi, in Italia, nessuno vuole più permettersi, a costo di “manomettere” un calendario per cercare di contenere la reazione popolare che può essere prevista, ma che è sempre difficile da gestire. Se prevenire è meglio che curare, criticare le decisioni dei prefetti o dei vertici del calcio, in questo caso, appare quantomeno discutibile. Specialmente senza la conoscenza diretta di tutte le informazioni che, e questo è certo, sono in mano appunto alle prefetture, e non ai giornalisti. Vicini o lontani che siano.