Un po’ di Cheddira nel ‘miracolo’ Marocco: “Ecco il mio sogno”

Non si placa l’entusiasmo per il miracolo Marocco, atteso tra due giorni alla storica semifinale con la Francia

Capostipite, con l’approdo al Brescia nel 2000, dell’ondata di giocatori marocchini che hanno calcato i campi di Serie A e di Serie B, Abderazzak Jadid è intervenuto durante la diretta Twitch di Calciomercato.it su TvPlay.

Walid Cheddira in azione
Walid Cheddira © LaPresse

La simpatia praticamente universale per quello che sta facendo il Marocco a Qatar 2022 è incentivata anche dalla presenza di diversi calciatori che hanno giocato o giocano ancora in Italia. Da questo punto di vista il fenomeno Walid Cheddira, proveniente addirittura dal campionato cadetto, ha attirato l’attenzione degli addetti ai lavori. Purtroppo il centravanti del Bari, a seguito del doppio giallo rimediato nel match col Portogallo, non potrà disputare la storica semifinale in programma mercoledì contro la Francia. Ma non per questo Jadid ha smesso di sognare una clamorosa affermazione contro Les Bleus e chissà…la vittoria finale.

Jadid e il fenomeno Marocco: da Amrabat a Ounahi

Il Marocco in semifinale non era pronosticabile, è un sogno che si sta piano piano realizzando non solo per tutto il popolo dei Leoni dell’Atlante, ma per tutto il popolo arabo, perchè in questo momento il Marocco rappresenta tutto il popolo arabo. È motivo di orgoglio, è un lavoro portato avanti nel corso delle generazioni, l’impresa di questi ragazzi crea un sentimento enorme“, ha esordito Jadid.

Abderazzak Jadid
Abderazzak Jadid © LaPresse

Dubito che Saiss riuscirà a recuperare, può essere un’assenza pesante. Il Marocco ha giocatori validi anche in panchina però, speriamo di farcela e arrivare in finale. Amrabat ha dimostrato tutta la sua affidabilità in questi Mondiali, gioca come fossero gare qualsiasi, ha grande personalità. È un grande professionista, carismatico, Penso diversi club faranno la coda per lui. Ounahi ha 22 anni, in conferenza stampa lo stesso Luis Enrique lo ha elogiato ma ora che è sotto gli occhi di tutti è facile, si parlava di lui già in Ligue1″, ha proseguito.

Giocatori Marocco esultanza
Giocatori Marocco © LaPresse

In Marocco sono diversi anni che si lavora molto nelle academy anche sotto l’ala del re, che vuole dare delle opportunità. Da questo punto di vista la nazione pè ancora un po’ indietro nelle strutture. Nelle metropoli ci sono delle possibilità, ma nelle province ci sono ragazzi validi che appartengono però a famiglie che non si possono permettere di portare i figli nelle academy. C’è una miniera importante in Marocco, anche solo il disputare una finale andrebbe a creare tanto movimento di scout e procuratori a caccia di talenti”, ha concluso.