Precipita l’aereo in volo, a Parma non hanno dimenticato

Un aereo precipita e la tragedia si consuma in Emilia Romagna, una storia che non si può dimenticare e che di sicuro ha sconvolto la vita di parecchie famiglie.

Sono purtroppo fin troppe le storie tragiche legate al nostro paese che raccontano di momenti di difficoltà e di disastri che si potevano in un modo o nell’altro evitare.

Foto a scopo illustrativo (Pixabay)

Parliamo della tragedia di Charlie Alpha sul Monte Ventasso quando era il 18 agosto del 1990. Sull’Agusta A109 del 118 della Centralue Unica cerano quattro persone che morirono purtroppo tutte. La causa dell’incidente fu legata alla fitta nebbia che imperversava in aria in quella giornata e purtroppo non ci fu niente da fare.

L’elisoccorso era partito dall’ospedale Maggiore di Parma per raggiungere Sologno una frazione del comune di Villa Minozzo. Una persona era rimasta colpita da uno sparo di un fucile e doveva essere soccorso. L’elicottero in questione andò alla fine a sbattere contro le rocce sul Monte Ventasso. Come sempre accaduto in questi casi il Parma Calcio, oggi in Serie B, si è dimostrato molto attento nella solidarietà e nel ricordo. L’evento ogni anno viene ricordato nel capoluogo emiliano per omaggiare quattro persone che avevano perso la loro vita durante il lavoro per soccorrere altre persone.

La tragedia di Charlie Alpha sul Monte Venasso

Purtroppo non si può non ricordare la tragedia di Charlie Alpha che scosse l’intero paese e che ci lasciò senza parole. Fu un momento molto doloroso per la storia del nostro paese di cui si parla sempre troppo poco. Tutti gli anni si svolge il 18 agosto una commemorazione dell’equipaggio del Charlie Alpha presso il monumento dei caduti che è stato eretto da Parma Soccorso in via Casati Confalonieri.

Nel 1991 i quattro membri dell’equipaggio sono stati insigniti della Medaglia d’oro al valor civile alla memoria. Questo perché sicuramente la morte di persone sul posto di lavoro non può che meritare rispetto per la grande voglia e il grande impegno messo dalla squadra pronta a partire in un salvataggio nonostante in quel caso le condizioni climatiche non fossero delle migliori.

Noi li ricordiamo con dolore nel cuore anche perché chi nel 1990 era abbastanza grande per aver vissuto quegli attimi si ricorda le immagini strazianti dei telegiornali, il dolore raccontato in televisione, la disperazione per quanto accaduto e non doveva assolutamente accadere. Un episodio che per fortuna non si è ripetuto e che ha fatto riflettere anche sulla sicurezza delle persone impegnate in questo tipo di soccorsi.